Esclusiva: Johao su ToccoSotto

intervistaIn una serata delle migliori, al tavolo delle grandi occasioni, ospite d’onore dello Staff ToccoSotto, durante una riunione per la programmazione estiva, l’attuale allenatore in carica della Johao Selecao. Colta l’occasione al volo per scambiare due chiacchiere con lui.

Johao, a seguire i suoi trascorsi nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla sua stagione di quest’anno. Cosa pensa a riguardo?

Essersi buttati a capofitto sul mercato sin da subito, non dando solamente ascolto ai miei collaboratori, ma puntando soprattutto sulle mie idee e su ciò che mi trascina da sempre per giocare questo bellissimo sport, la mia passione continua a prescindere dai risultati, sono riuscito a creare un qualcosa di nuovo e, a quanto pare, vincente.
Anche lo staff è stato cambiato. Non avevo più fiducia in chi mi stava a fianco.

La sua passione continua, dice: in questa occasione però è sembrato più attaccato alla tradizione LSF e alla sua competizione, non crede?

Ovviamente gli ottimi risultati raggiunti mi hanno permesso ad avere sempre più stimoli e a continuare a far bene, per credere sin da subito nelle nostre possibilità, nel gruppo di splendidi ragazzi formatosi con il tempo. Le vittorie hanno sollevato sempre più il morale e con naturalezza è cresciuto il mio attaccamento a tutto quanto creato dal Presidente di Lega.

Il segreto della condizione ottenuta fino al mese corrente, ciò che ha permesso di essere primi sin dall’inizio del Campionato, com’è arrivato alla sua mente? Quali ingredienti ha utilizzato per miscelare un così buono cocktail?

Una sola cosa, il mercato: avere usato la testa, oltre ai fondi di cassa pressocché svuotati, mi ha permesso di pensare alla collettività e non ai nomi da copertina, come nello scorso anno. Anche un giocatore come Beckham, potrebbe sembrare un’operazione di merchandising, è servito a far crescere il gruppo a partire dalla prima qualità che deve esistere in un gruppo: l’aggregazione. Un altro tassello aggiunto alla già solida base costruita con i rimpiazzi di settembre.
Per mercato intendo anche quello che si è fatto nelle mura di casa recuperando bomber come Pazzini e Gilardino, oltre ad aver tentato scommesse come Totti, che qualcuno aveva dato per finito, che mi hanno dato ragione.

Un’ultima previsione: chi occuperà i gradini del podio quest’anno?

Oramai la situazione è quasi definita anche se io amo pensare solo a noi e ai risultati che ci riguardano. Certo, mancano 10 punti per avere la matematicità ma dobbiamo pensare sempre a vincere, a fare il massimo risultato, anche se credo che con altri 6 punti, vista la difficoltà della lega di quest’anno, sarà fatta definitivamente.

Visto che è sfuggito alla mia domanda parliamo almeno della coppa. Uno dei pochi ad esser rimasto in gioco anche fuori il campionato. Come finirà?

La grande forza dimostrata dalla mia Selecao è proprio negli scontri diretti: quest’anno nessuno è riuscito a fermarci nella partita singola e sarà così anche nelle prossime finali. Le possibilità si restringeranno ad una piccola percentuale per i nostri avversari. Per loro ci sarà spazio nel prossimo anno.

Si ringrazia Mimmo La Vita per la traduzione simultanea durante l’intervista.

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