Anche quest’anno Ibrahimovic dovrà mattersi l’anima in pace.
Ieri è andata in scena l’ultima difatta personale per lo svedese di Malmoe, che con una prestazione personale a dir poco insufficiente non aiuta i diavoli rossoneri a passare il turno di Champions League.
Si ferma agli ottavi di finale quindi l’avventura del Milan e di Ibrahimovic, contro un Tottenham che sicuramente non ha demeritato ma che altrettanto sicuramente ha dimostrato di non essere la squadra più forte tra le due impiegato per l’ottavo di finale della competizione.
Ma è la prestazione di Ibra la cosa che fa più discutere, micidiale in campionato, impalpabile in Champions.
E non è la prima volta che accade. In tutte le squadre in cui ha militato, il suo apporto in Champions è stato pressoché nullo.
Uscito due volte ai quarti di finale con la Juventus, due volte agli ottavi con l’Inter, in semifinale l’anno scorso con il Barcellona, e agli ottavi quest’anno con il Milan.
E in tutti questi casi Ibra è stato criticato per le sue prestazioni.
Com’è possibile che un giocatore come lui, un vero e proprio fenomeno, arrivi in Champions e si blocchi a tal punto da sembrare un giocatore incapace di giocare certe partite?
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