Mi chiedo il perché del provvedimento preso nei confronti di Marco Materazzi dopo che nel derby aveva indossato la goliardica maschera del presidente del consiglio, per festeggiare la vittoria dell’Inter. La domanda può sembrare banale, ma invece cela delle risposte che hanno dell’inverosimile.
Già, perché il Giudice Sportivo, dott. Gianpaolo Tosel, scrive testualmente per motivare la sua decisione: “Ammonizione per avere, al termine della gara, indossato una maschera carnevalesca con l’effige del Presidente del Consiglio dei Ministri, entrando sul terreno di giuoco per festeggiare la vittoria con i compagni di squadra“.
Attenzione, il provvedimento non parla di tesserati di altre società, ma del presidente del Consiglio, mascherando, perdonatemi il gioco di parole, l’impossibilità di addebitare un’infrazione diretta nei confronti di un tesserato della società avversaria, che formalmente non esiste.
Infatti, secondo la legge anti-trust del 20 luglio 2004, “il titolare di cariche di governo, nello svolgimento del proprio incarico, non può ricoprire cariche o uffici o svolgere altre funzioni o anche esercitare compiti di gestioni in società aventi fini di lucro o in attività di rilievi imprenditoriali“.
Non solo: “il presidente del consiglio, i ministri e i sottosegretari dovranno consegnare all’antitrust diretta da Tesauro una documentazione che attesta eventuali situazioni di incompatibilità. Dovranno spiegare insomma che partecipazioni hanno in società legate anche ai loro famigliari“.
E allora, se manca il riferimento ad un tesserato, perché altrimenti il Milan sarebbe nei guai, vogliamo forse rinvenire nel suo atteggiamento un vilipendio delle Istituzioni Costituzionali?
Vogliamo concedere una pena da sei mesi a tre anni, come previsto dall’art. 290 del codice penale, a tutti quelli che a Carnevale la indossano?
Basta scadere nel ridicolo, ridiamo dignità a questo campionato. Forza Materazzi, eroe di Germania!
Perché Materazzi è stato punito?
Commenti
13 risposte a “Perché Materazzi è stato punito?”
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Scusa Dom ma che provvedimento è stato preso? Perché io ho letto che non é arrivata la temuta squalifica per la “mascherata” di San Siro e che Marco Materazzi è riuscito, secondo quanto riferito da La Russa, a parlare con Silvio Berlusconi, che gli ha detto di aver capito che era uno scherzo senza nessuna cattiva intenzione.
Uno scherzo in pieno “stile Inter”, niente di più.
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Si parla tanto di limitare le provocazioni in campo da parte dei calciatori per per evitare possibili atti di violenza dei tifosi, e cosi allora vi chiedo: è un offesa gravissima esultare sotto la curva dei tifosi avversari con le mani alle orecchie?è una cosa gravissima esultare levandosi la maglietta?
beh io credo di no, perche dopo il goal lo sfogo pulito è l essenza del calcio…eppure Pandev ,Di Canio e tanti altri insegnano, sono stati puniti per aver fatto questo, perche incitavano alla violenza!
una punizione-buffonata efficace però, per limitare quelle persone cosi stupide che vanno allo stadio e aspettano gesti come questi per far scattare la guerriglia…
anche io credo che Materazzia abbia fatto questo gesto per offendere il presidente del Milan e non del Consiglio e fortunatamente era il derby Inter Milan…se fosse stato Lazio Roma sarebbe scattato il puteferio…con i primi violenti in campo Totti e De Rossi…
detto questo credo che come viene ammonito chi esulta in maniera irriguardosa, sfidando la tifoseria avversaria o levandosi la magliatta allo stesso modo dovesse essere ammonito Materazzi per il suo gesto irriguardoso e istigatorio verso la tifoseria avversaria… -
Ros da buon arbitro ha analizzato forse oggettivamente la cosa. Personalmente non mi piace lo stile “Ambrosini-Materazzi” ma non ammonirei loro, ne tantomeno chi leva la maglietta per dedicare il gol ad una Pamela Anderson qualsiasi…
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Ros, condivido la tua analisi e ti chiedo scusa se non ho risposto subito, non l’avevo proprio vista 🙂
Condivido, dicevo ma non in toto. E’ ovvio che Materazzi volesse sfottere il milan, ma ho solo precisato che regolamento alla mano il provvedimento perso nei suoi confronti non era possibile.
A dire il vero non ci ho visto niente di sgarbato, come lo striscione di Ambrosini o le corna di Maresca in un vecchio Toro-Juve.
Inoltre la violenza negli stadi, a mio modesto parere, non si può limitare all’istigazione di quello che avviene sul campo. Il più delle volte sono cose premeditate o, comunque, si sfrutta l’occasione per mettere in atto un progetto già chiaro in partenza.
Io credo che bisogna scindere le due cose e avere maggiore elasticità. Gli insulti a Balotelli non sono razzisti, ma sfottò contro il calciatore e come tali non punibili. Lo sfottò goliardico tra tifoserie o nel festeggiamento del derby sono quelle cose che fanno innamorare di questo sport. se ce le tolgono addio.
Non sopporto la parola stile, è u boomerang che prima o poi si ritorce contro. -
Andre si analisi da buon arbitro ma credo sia venuto fuori che neanche a me piace ammonire chi leva la maglietta, non mi piace ammonire ch segna e fa il gesto alla curva avversaria mettendosi le mani alle orecchie… non mi piace niente di tutto ciò!
perche la passione è anche godere nel vedere far ciò, o incazzarsi nel subirlo…inteso da tifoso di una o dell’altra squadra…ma poi finisce tutto qua!!!
mi piace lo sfotto di ambrosini… e mi piace lo sfotto di materazzi…perche sono goliardate….il problema vero è che la gente, i tifosi, vivono in un limbo dove è permesso loro offendere gli avversari ma impermalosirsi al primo vaffa…
l’espressione sociale italiana di chi crede di potersi permettere contro l avversario le stesse cose che dall’avversario non accetterebbe mai!!!
eh beh poi…quando c’è un regolamento anche se in alcuni casi controvoglia c’è chi deve farlo rispettare!!!
sottolineo una cosa: ci sono magliette che si levano, ti avvicini e dici : “scusa ma ti devo ammonire”…ci sono magliette che si levano ti avvicini e dici:”coglione rimettiti questa maglietta e smettila di fare il deficente”!!! non è una questione di simpatie ma semplicemente qualcosa che nemmeno le moviole riusciranno mai a dimostrare…l’atteggiamento dell’uno e dell’ altra persona…un atteggiamento che puo essere valutato nell’istante di una maglietta levata o in tutte le situazioni della gara che poi portano a quella maglietta levata…
mi sa che sono andato un po off topic!!! 😉-
io credo proprio di no. Questa volta quoto in toto!
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Avevo inteso bene la tua idea, anche perché già la conosco. Infatti sono d’accordissimo con la tua analisi e penso ci siano diversi tipi di provocazioni, diversi tipi di esultanze, diversi tipi di sfottò, diversi atteggiamenti goliardici.
Che poi sono gli stessi a far parlare di un determinato stile.
Di sicuro parecchie di queste cose, se eliminate, ci farebbero “sentire” tutto in maniera meno avvincente.
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Tutti i commenti off-topic eliminati. Altri non sono graditi e saranno cancellati.
Qui di discute sulla punizione di Materazzi.
Grazie per la comprensione. -
Rimane il fatto che nessuno ha risposto al mio quesito – provocazione. Berlusconi, come accennavo a Giupe, si è dimesso da presidente e azionista (ufficialmente) in data 8 maggio 2008. Da un punto di vista regolamentare e procedurale questa ammonizione (sul comunicato si parla di seconda sanzione) non ha senso.
Ros tu da ex arbitro avrai compreso in modo più tecnico dove voglio arrivare. -
Scusa Dom, che tipo di punizione è stata? Non ho capito. Come se avesse preso un cartellino giallo in partita?
Quindi con un altro in una partita a seguire è diffidato e con un altro ancora squalificato?Se così fosse, che sarà mai, un’ammonizione. Lo stesso calciatore neanche se la ricorderà a quest’ora.
Non era carnevale, non si faceva festa per strada. Era in uno stadio alla fine di una partita di calcio e non ha fatto una cosa di tutti i giorni.Fossi stato io il giudice sportivo non l’avrei cagato proprio personalmente.
Ah, Ros è un signor arbitro a certi livelli, non ex. 😛 -
Pensavo avesse mollato dopo il trasferimento lombardo.
Non è la sanzione in sé il punto, potrebbe essere anche un’ammonizione verbale non cambia nulla.
La mia era una provocazione di concetto.
Tecnicamente si parla di addebitabilità del fatto in ragione di un nesso eziologico (causa-effetto) attraverso la riconduzione della fattispecie astratta ad una concreta. Qui manca l’addebitabilità diretta, in quanto la soggettività passiva non era configurabile nella fattispecie astratta, seppur presente in quella concreta.Detto in modo più “potabile”: se manca una regola che punisce chi mette la maschera di carnevale (di chiunque essa sia) il calciatore non può essere punito.
Per ogni sanzione si deve dare una motivazione e, nel caso di specie, manca un riferimento diretto all’avversario, perché il giudice sportivo sa bene che Berlusconi non è più un dirigente Milan, ma non poteva fare altro che prendere il referto di Rocchi e giudicarlo per quello che c’era scritto.
Non solo Rocchi è un pessimo arbitro sul campo, ma non sa nemmeno compilare un referto.
E Tosel, competente G.S. lo ha coperto con questa invenzione dell’ammonizione. -
Sappiamo che spesso gli arbitri si voglioni rendere protagonisti inutilmente, non badando all’importanza del loro ruolo. Sinceramente non so se Rocchi è uno di questi ma penserei ad assegnare partite importanti come i derby ai migliori arbitri di altre categorie che non sentirebbero con presunzione (solo con grande tensione) delle partite “calde” per così dire.
Se Marco Materazzi è stato punito e il giudice è competente mi vien da pensare che poteva essere punito.
Se non poteva e l’ha fatto comunque mi vien da pensare a tutto quello che è successo in questi ultimi 3 anni di calcio italiano.
Figurati se può attirare l’attenzione una stronzata come questa, IMHO.
La risposta scontata è che è stato punito perché qualcuno al “potere” ha voluto punirlo. -
Credo sinceramente sia stato un tacito accordo di comodo, l’ammonizione è una stronzata e in questo modo Berlusconi è accontentato.
Essere un buon giudice non significa solo saper applicare la legge, ma saper mettere tutti d’accordo senza allontanarsi dagli ideali di giustizia.
Con una squalifica l’Inter avrebbe presentato e vinto il ricorso, così non frega nulla a nessuno.
Tranne che a me, ovviamente, che non intendo farne passare una. 🙂
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