Le guarentigie sono un particolare “status” dei Parlamentari, consistenti in una serie di “tutele” giuridiche, economiche e sociali che iniziano dall’elezione a Deputato o Senatore.
Uno status di tutela particolare che pare coinvolgere soprattutto Francesco Totti, capitano e core de Roma, intoccabile dagli arbitri, impunibile dai giudici sportivi. Senatore a vita dell’Olimpico.
Sì, perché appare davvero un controsenso dare tre giornate a Mourinho per il gesto delle manette, crocifiggere Di Canio per un saluto romano e fingere, una multa di 20mila euro non penso sia un peso per le tasche del Pupone, che nulla sia accaduto per quei due pollicioni versi mostrati al termine del derby.
Il giudice sportivo sottolinea, nel suo provvedimento, come “il gesto indirizzato ai calciatori ed ai tifosi avversari, sia platealmente provocatorio”. Ricorda molto la maschera di Materazzi al termine del derby, come gesto “platealmente provocatorio”, ma, seppur mancava in quel caso l’istigazione sottesa alla violenza, per Matrix arrivò anche un’ammonizione, che nel caso di specie manca, ed è grave.
Roma – Lazio, a leggere queste decisioni, appare più un 5xmille in favore delle casse Figc:
– 5mila euro per Baronio (minacce ad un avversario);
– 8mila (+ ammonizione qui sì) per Zarate (per aver calciato volontariamnete il pallone contro gli avversari);
– 80mila euro alle due società (40mila a testa) per intemperanze dei tifosi.
– Nulla a Radu: perché dice “gesto gratuito su Perrotta e decisamente riprovevole (e sanzionabile se “refertato”), ma considerato semplice sgambetto dall’arbitro”.
Un totale di 113mila euro, roba da derby dei guinness, cifre tali da poter pagare una settimana di lavoro allo stesso Totti. Non ce ne voglia Hilary, ma di questi tempi sarebbe stato meglio mandare un sms, quei pollicioni avrebbero attentato alle coronarie dei professori dell’accademia della Crusca, ma avrebbero riabilitato il campione.
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