Ti sei mai chiesto come poter risolvere il problema dei voti? Un tuo fantacalciatore è stato valutato con un 5, meritava il 7? Vuoi la soluzione a portata di mano per poter avere la giusta valutazione di un calciatore, anche se non hai visto la partita e non sei in grado di misurare la sua prestazione?
Continua a leggere, allora, non te ne pentirai.
Che giornale usare per i voti?
Con il passare degli anni, non è bastato provare ad utilizzare come quotidiano di riferimento prima una, poi l’altra testata nazionale. Nossignore. Tutti le redazioni dei principali giornali italiani, chi in un modo, chi in un altro, ci mettono del proprio per rovinare il fantamatch di giornata.
E se la Gazzetta non sa dare i voti (corretti) a quelli di Milan e Inter, o troppo bassi o esageratamente alti, il Corriere fa lo stesso con quelli di Roma e Lazio, quasi come se non si fosse in grado di valutare i calciatori di “casa propria”. Meglio non parlare di Tuttosport o Repubblica.
Perfino l’unificazione delle redazioni per chi giudica le partite, per evitarsi inviati in altre città, ha avuto difficoltà oggettive senza riuscire a risolvere il problema (non so se è ancora in atto tale sistema, peraltro).
Lotta contro il voto assurdo, il cosidetto voto-shock
Lo sai, è da tempo che combatto la lotta contro i voti scandalosi – quelli che chiamo i voti-shock, i voti che non ti aspetti – a favore di un fantacalcio giocato nella maniera più obiettiva possibile; ho perfino dato vita ad una nuova rubrica sulle valutazioni pazzesche assegnate di giornata in giornata che ti consiglio di leggere.
Da qualche anno, infatti, propongo a chiunque mi chieda consigli, o protesta diversità di giudizio, la media voto tra le due (o tre) valutazioni giornalistiche principali italiane, unica via di uscita valida al fine di un risultato finale più giusto e oggettivo, per quanto le valutazioni e i giudizi dei giornalisti saranno a prescindere comunque soggettive.
Alle volte, però, neanche la media voto riesce a sfuggire alla legge dell’icompetente, dell’esagerato tifoso, del distratto, o dello sfaticato di turno. Già, perché può trattarsi solo di uno dei casi appena accennati quando si leggono valutazioni che variano da testata a testata di oltre 1.5 punti, alle volte anche 2 o addirittura 2.5, uno scandalo vero e proprio.
E allora come risolvere?
Oggi ti propongo un metodo a dir poco matematico, anzi, statistico.
Esempio pratico
Quale miglior modo per spiegarti questo metodo se non partendo da un esempio pratico?
Prova a vedere il voto di Castellazzi impegnato in Lazio-Inter 3-1 (15a giornata di Serie A 2010/2011): il buon Luca è stato valutato 7 a Milano, 5 a Roma. Per chi ha visto la partita risulta chiaro come perfino questo 6 di media potrebbe risultare sbagliato dati i 3 gol subiti e il predominio laziale, in realtà non lo è. Il problema nasce per chi non ha visto la partita o non è in grado di capire chi è in errore: come ci si può rendere conto di chi ha palesemente sbagliato?
Con tutto il rispetto per il lavoro che svolgono giornalisti e redazione, è evidente che qualcuno ha preso un abbaglio: 2 punti di differenza tra una testata e l’altra sono evidentemente troppi, una partita eccellente ed una mediocre non posso essere giocate nello stesso tempo, sei d’accordo?
Ecco la soluzione per ridurre al minimo gli errori che possono conseguire da una valutazione superficiale o, per così dire, di parte.
Lo spunto
A partire dal Best 11 di televideo – tiene in considerazione le pagelle di ben 7 quotidiani – si potrebbero considerare i voti assegnati da più parti ed estrapolarne uno unico, il più giusto possibile.
Come fare?
Qui entra in gioco la statistica. Bisogna considerare 3 dei criteri principali per dedurre il voto rappresentativo di un campione:
- Media
- Moda
- Mediana
Nel caso preso in esempio, Castellazzi ha riportato i seguenti voti:
- Gazzetta dello Sport – 7
- Corriere dello Sport – 5
- Tuttosport – 6
- Corriere della Sera – 5.5
- Repubblica – 4.5
- Il giornale – 6.5
- La stampa – 6
Come puoi notare, nei 7 quotidiani analizzati, il voto di Castellazzi subisce una variazione che va dal 4.5 al 7: ben 2.5 punti di differenza. Da non credere, vero?
Vediamo quanto meritava realmente Castellazzi, quantomeno bisogna toglier fuori il voto più giusto possibile.
1. Media
La media dei voti assegnati a Castellazzi è 5,78. Il valore arrotondato si arrotonda a 6 se fosse stato esattamente 5,75 c’erano due voti rappresentativi della media cioè sia 5,5 che 6
2. Moda
La moda dei voti assegnati a Castellazzi, ovvero il valore che si presenta più volte è 6 (si presenta due volte).
3. Mediana
La mediana dei voti assegnati a Castellazzi, ovvero il valore posto al centro del campione è 6.
Avendo preso in analisi 7 valutazioni il valore centrale si trova al quarto posto e, dopo aver ordinato i voti dal più piccolo al più grande
(4.5 – 5 – 5.5 – 6 – 6 – 6.5 – 7)
si nota chiaramente il voto 6 in quarta posizione.
Il voto giusto
Arrotondando il valore della media a 6, si nota come dai tre criteri statistici (media, moda e mediana) esce fuori in grande maggioranza il 6. Qualora il valore non dovesse coincidere, il voto giusto sarà dato dal voto presente in almeno due criteri.
Conclusioni
Certo, mi dirai, non è molto facile gestire un fantacalcio così; in realtà, semplicemente, non è da tutti.
Già, tale precisione potrebbe colpire solo i veri fantallenatori, chiamali sfantallenatori se vuoi, quelli che non vogliono lasciare nulla al caso e che amano far alzare la coppa del vincitore a chi davvero l’ha meritata.
In fondo la stragrande maggioranza dei giornali è scaricabile da internet e si potrebbe relegare il lavoro del calcolo di media, moda e mediana ad un software o un semplice calcolatore.
Chissà che, in futuro, non si renda disponibile un servizio del genere, chissà che non lo renda disponibile SFantaCalcio.
Una cosa è certa: non useresti più i voti di Gazzetta o Corriere per il tuo fantacalcio ma, semplicemente, i voti giusti, non sei d’accordo?
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