Per fare notizia si fa di tutto, si omette persino una parte della realtà.
Non faccio neanch’io del falso moralismo, è pratica comune per attirare lettori trattare solo una parte della notizia, quella che rende più interessante il dibattito.
Succede però, lo apprendo da alcune testate e non solo da quelle faziose, che omettere la parte più importante della notizia rischia di creare disinformazione e questo non mi piace.
Andiamo in ordine cronologico.
“Ringhio” Gattuso. Perde la testa in una gara fondamentale di Champions League. Lo fa in modo plateale, con una condotta che non si addice ad un capitano e, soprattutto, lo fa con un comportamento anti-sportivo macchiato da un gesto non bello, come una mezza testata!
Apriti cielo! Aggressione, vergogna di una Nazione, squalifica a vita e pena di morte.
Ma l’aggressione dov’è? E infatti la Uefa corre ai ripari e subito spiega trattarsi di comportamento anti-sportivo.
E nuovo finimondo: sanzione troppo lieve
Ma la sanzione qual’è?
Il bello è che ancora non c’è stata e che, tra l’altro, potrebbe essere molto più pesante.
La sanzione dipenderà dallla gravità dell’infrazione e non dal capo di accusa, un comportamento altamente antisportivo può essere sanzionato più duramente di una lieve aggressione.
Non si sottolinea il ravvedimento di Gattuso, che ha anche chiesto scusa e di questo si dovrà tenere conto.
Non si può tenere conto della provocazione. Si dice che Jordan gli abbia detto: “Italian Bastard”, ma questo a mio avviso non giustifica la reazione.
Cosa rischia?
La squalifica, che sarà irrogata lunedì, può essere di una partita o per un periodo determinato (due mesi?), molto dipenderà dal referto arbitrale.
Agli sfantacommentatori il compito di scatenarsi sulla questione morale, sulla condotta di Ringhio e sulla pena più giusta da applicare.
Aggiungo, una tirata d’orecchie al Napoli sul ricorso presentato per la squalifica di Lavezzi.
Definirlo vergogno direi che è poco, il ricorso si basa sulla mancata chiarezza della immagini.
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