Le “vuvuzela” hanno scassato… il calcio?

Quel chiasso assordante che non piace a nessuno, prime fra tutte le tv quelle che cacciano i soldini. Fenomeno culturale o strategia? Magari per deconcentrare gli avversari? Tutti avallano ipotesi, tutti (comunque) si schierano compatti contro le famose trombe africane, le vuvuzela appunto, che stanno caratterizzando il mondiale.

Il mondiale del “waka waka” di Shakira, il mondiale tra sogno e tragedia (per la scomparsa della pronipote) di Nelson Rolihlahla Mandela, il Gandhi dei giorni nostri, l’uomo che è riuscito nel miracolo di portare il gioco dei soldoni di Sky, tra la povertà del Continente nero.

Ma è anche il mondiale del Jabulani, quel pallone ufficiale che tanto ricorda il supertele, per le strane traiettorie, per le immense insidie e per l’assist – formidabilmente accolto – alle papere dei portieri.

E l’Italia? Ah già, l’avevamo dimenticata. La nazionale di Lippi, quella che uscirà di sicuro agli ottavi, al massimo ai quarti. Quella che non ha nulla da pretendere contro le grandi nazionali di Argentina, Brasile, Spagna, Olanda e Inghilterra. Quella che ha convocato solo giocatori alla frutta, finiti, spaesati, in Sud Africa solo perché amici di Lippi, come se in Italia ci fosse questa gran vastità di scelta, che lascio a casa Ronaldinho e Pato, per portarmi Elano e Robinho.

No, non è polemica. Del resto, per questa nazionale non fa più il tifo nessuno, lo stesso Capello ci rimprovera, con un discorso lusinghiero, quasi commovente. Pensate, mi aveva anche convinto.
Solo che poi, a fine intervista, gli chiedi: “Ma lei tiferà Italia”? – E lui: “Ovviamente no”.
Ovviamente, e ci mancherebbe, lui è l’allenatore dell’Inghilterra e lo sarà almeno fino al 2012 e magari sfiderà Prandelli nella finale degli europei.
Sì, perché è già lì che siamo proiettati, con l’imposizione di premi più bassi ai calciatori e la convinzione che i nuovi Toni, Totti, Materazzi e Grosso stiano solo crescendo nelle giovanili della Pro Vercelli… è per quello che non li vediamo.

Ah dimenticavo, anzi, forse lo hanno dimenticato tutti nell’era dei soldoni e di Sky, quella tv che toglie persino il gusto dei mondiali in chiaro: Siamo campioni del mondo!
Ma a che serve ricordarlo? Tanto le bandiere resteranno riposte negli scaffali e risparmieremo sulle trombe delle nostre automobili per quei lunghi e noiosi cortei.

Grazie a Dio, ci sono le vuvuzela… speriamo che Sky non ci tolga anche questo.

Commenti

3 risposte a “Le “vuvuzela” hanno scassato… il calcio?”

  1. Avatar Clap Claudiano

    Con le vuvuzela sembra che ogni partita sia giocata in un vespaio, e non serve a niente abbassare il volume della tv, o tapparsi le orecchie…si sentono anche se metti MUTE!
    Io mi sono fatto un’idea del perchè queste trombette siano state messe al gran commercio, pur sapendo che siano fastidiosissime; per me c’è dietro la FIFA, che capendo bene i grossi affari economici che si possono fare con le vuvuzela, le ha lasciate in commercio e non limita la propria vendita, sapendo che tutti ne parlano, e con la certezza che chiunque vada in Sudafrica, qualsiasi tifoso di qualsiasi nazionale comprerà almeno una vuvuzela.
    Sapevamo molto bene che questi strumenti avrebbero segnato il mondiale 2010…e sapevamo anche quanto sarebbero state fastidiosi, già dalla Confederation Cup…eppure sono ancora li, anzi, molte di più quelle di un’anno fa, e saranno sempre di più!

  2. Avatar Dom Conky
    Dom Conky

    Leggevo ieri che un tedesco avrebbe creato un software per risolvere il problema: Tobias Herre, sulla propria pagina web, ha pubblicato le istruzioni per eliminare il fastidiosissimo sottofondo delle vuvuzela dalle telecronache delle partite. Si tratta di un software speciale che intercetta e cancella determinate frequenze dei suoni creati dalle terribili trombette di plastica. Lasciando, al tempo stesso, il rumore dei tifosi e la telecronaca dei commentatori. Herre ha creato un tutorial completo online (http://www.surfpoeten.de/tube).

  3. Avatar Fantandrea

    Il problema è che si potrebbe limitare la cosa semplicemente bilanciando meglio l’audio della cronaca con l’audio del tifo… certo si vivrebbe di meno l’ambiente all’interno dello stadio dalla tv, ma ci sarebbe meno fastidio…

    Di più, le trasmittenti potrebbero filtrare le frequenze di quei suoni (non è quel tedesco ad averci pensato per primo) e renderle meno ‘scassanti’…

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