Categoria: Calcio

Tutto ciò che riguarda il Calcio: Serie A e B, Estero, Competizioni Europee e Nazionale Italiana

  • Grazie allo SFantaMondiale ho dimenticato il Mondiale

    “Il fantacalcio giocato su un Mondiale è sempre un’esperienza diversa, da cogliere al volo ogni volta che si presenta.”

    Sai cosa? SFantaCalcio mi fa compagnia ogni giorno, da un annetto a questa parte. Sarà così anche d’estate mi sono chiesto? Sembra di si.

    Ero ancora a Londra quando tutti gli addetti ai lavori avevano dato per impossibile un fantacalcio organizzato rapidamente, quasi improvvisato, con la distanza di chissà quanti chilomentri a mettere il bastone tra le ruote. E invece?

    Invece tutto è stato realizzato con la massima cura, con i dettagli messi a posto strada facendo, con gli imprevisti del caso risolti in men che non si dica grazie al team di esperti che mi ha affiancato in questo percorso.

    I primi mesi d’estate hanno portato una ventata d’aria fresca, mi vien da pensare. Tanti nuovi utenti sul forum, la community di appassionati che si allarga giorno dopo giorno, un grande coivolgimento che ha toccato tantissime leghe private dai quartieri più disparati del capoluogo calabrese e non solo, il reclutamento di nuovi membri del team, uno su tutti per una nuova sezione che apriremo a partire dall’anno prossimo e che sono convinto

    avrà molto successo. Lo presenterò in seguito, qualcuno sa già qualcosa se ci ha seguito in questo mese.

    Unica pecca l’assenza di alcuni participanti tra i più attivi su SFC; chi per qualche problema, chi per idee discutibili, criticabili ma pur sempre da rispettare, i top-fantaplayers di questo sito non hanno risposto presente in toto. Tutt’altro. Fa nulla, sarà per la prossima guagliò!

    Adesso è il momento di tirare le somme, il momento dell’epilogo.

    Mi ero ripromesso di bissare lo splendido fantaeuropeo di 2 anni fa e ci sono riuscito: promessa mantenuta e successo replicato.

    Ringrazio tutti i partecipanti per avermi dato la possibilità di dimenticare, in primis, la grandissima figura di merda della nazionale italiana al Mondiale. Una distrazione immancabile, lo SFantaMondiale, che mi ha aiutato ad ingoiare e digerire in fretta amarezza e delusione che avrebbero potuto accompagnarmi fino a ieri, giorno della finale mondiale 2010 (non nascondo che un po’ ho pensato a 4 anni fa).

    Fiero di aver partecipato da organizzatore, anche se questo non mi ha permesso di giocare come avrei voluto, il poco tempo a disposizione è stato dedicato al management della nuova lega creata per lo SFantaMondiale.

    Ci siamo dilettati nella formula a Mercato Libero (ognuno ha scelto liberamente i suoi 23 con quotazioni fisse per tutti), formula che alla maggior parte di noi veri fantacalcisti, fanta/sfantallenatori non piace per nulla. Era un vincolo necessario per iniziare in tempo annullando le distanze (ci rifaremo con l’anno calcistico che viene, dai).

    Ben sedici rose, chi ci avrebbe mai scommesso?

    Spero sia stata un’ottima esperienza per tutti e che si sia capito che lo spirito di un fantacalcio firmato SFC è quello del divertimento e della condivisione della propria bravura, del proprio sapere, piuttosto di giocare per il solo scopo di vincere il premio finale (che certo non guasta mai).

    Vincono Spagna, Terenzio Bros e Lodo Pennetto, premio di consolazione per i Bafana Bafana (sfantacalcistici)

    Arriviamo al dunque, altrimenti rischio di annoiarti, no!?

    Quello che tutti vogliono sapere: alla fine, com’è andata? Chi ha vinto?

    Beh, il Mondiale lo hai visto, la Spagna (continua a far paura per quant’è forte) s’è aggiudicata la Coppa al 116′ con un gol di Iniesta viziato da un dubbio fuorigioco precedente l’ultimo filtrante di Fabregas. Ma si sa, questione di millimetri, gli stessi che hanno permesso all’Olanda nelle precedenti gare di arrivare a perdere la terza finale su tre giocate. Che sfiga però sta squadra, ragazzi.

    Il Mundial-Max

    Il campionato della somma punti va a Lodo Pennetto, la selezione di Salvatore Tucci e Matteo Catroppa. Mister Tucci, intervistato dai ragazzi di ToccoSotto sobrio proprio prima della fine della quinta e ultima giornata, ci tiene a ringraziare l’organizzazione e a chiarire i giusti meriti:

    Sono contentissimo di aver partecipato a questo splendido SFantaMondiale, vinto in extremis grazie probabilmente a Casillas, che si è superato nelle ultime tre gare, ma soprattutto grazie a Matteo, autore di un mercato di riparazione da manuale (Tucci era a Miami in quel periodo, ndr). Con le mie dritte su alcuni fenomeni mondiali, abbiamo realizzato l’ennesimo connubio vincente. E’ un onore e ora, dopo aver chiuso primo, un immenso piacere, esser stato un componente di questa lega di SFC.”

    La seconda posizione va ai Terenzio Brothers, i veri vincitori uscenti di tutto lo SFantaMondiale (continua a leggere). Grande delusione in casa Pipokkia per il duo Concolino-Voci. Dopo 4 giornate mantenute al vertice si sono lasciati sorpassare, totalizzando pochi punti nell’atto finale.

    Il tutto verificatosi quasi a smentire quelli che credevano di poter vincere lo SFantaMondiale solo durante le prime 3 giornate della fase a gruppi (ecco il perché del Regolamento dettagliato SFC). E non è il caso dei Pipokkia naturalmente, anzi, complimenti a loro per il fantacalcio dimostrato durante il fantatorneo.

    Il Mundial-F1

    Ancora una smentita: chi ha vinto il Max non ha vinto l’F1.

    Scambio di ruoli rispetto alla classifica del Mundial-Max, scambio di posizioni tra i Terenzio e Lodo Pennetto. Nonostante l’exploit dell’ultima giornata con 10 punti F1 e quasi 80 Max, Lodo Pennetto non riesce a risalire la china di questa classifica. I Terenzio resistono e chiudono prima ad una sola lunghezza di vantaggio, ancora tagliati fuori i Pipokkia, terzi a meno cinque punti.

    Il Mundial-Culovic

    Ecco perché sono loro i veri vincitori: il pronostico giusto con tripletta a carico di Higuain alla seconda giornata li aveva lanciati verso la vittoria, e così è stato per i Terenzio Bros anche nel Culovic.

    I Bafana Bafana, secondi arrivati, non sono riusciti a chiudere l’impresa della vittoria finale, dopo il sorpasso effettuato, a suon di pronostici vincenti uno dopo l’altro, all’altezza delle semifinali. L’errore su Uruguay-Germania (finale terzo/quarto posto) è stato decisivo.

    Complimenti anche a Figa Mondiale di Mister Critelli. Non ha deluso le aspettative e ha chiuso in terza posizione. Alle volte, la fortuna fa la differenza, questo è il caso del Mundial-Culovic.

    Alla prossima

    Anzi al prossimo… SFantaMondiale. O SFantaEuropeo, per chi ci sarà.

    Complimenti ai vincitori, dunque, presto le premiazioni e, spero, gli sfottò dei vincitori ai vinti.

    Buon SFantaCalcio!

  • VisualSport.com: Fanta-Statistiche a Portata di Click

    Ricordi quando ti ho parlato di una novità fantastica per il prossimo anno su SFantacalcio? Beh, a breve ci saranno altri aggiornamenti con la pubblicazione dell’intervista al diretto protagonista. Non puoi mancare!

    Intanto voglio segnalarti un ottimo strumento on-line per chi, come noi di SFC, è appassionato di fantacalcio, calcio e scommesse.

    Mi ha scritto Daniele Galiffa, di Visup.it, per farmi conoscere un interessantissimo progetto on-line che potrebbe far comodo a molti dei sfantallenatori di SFC e non solo.

    Si chiama VisualSport.com e, con i Mondiali in corso, ha finalmente visto un ulteriore aggiornamento.

    Ho avuto modo di dare un’occhiata (purtroppo un po’ tardi) e, soprattutto per i perfezionisti del campo, è davvero interessante navigare e spulciare questo tool on-line.

    “Per quanto riguarda il (meraviglioso) gioco del fantacalcio, – scrive Daniele – abbiamo migliorato lo strumento di confronto giocatori che, alcuni fanta-allenatori, ci hanno segnalato come utile“.

    A chi è consigliato VisualSport.com?

    • Appassionati di calcio,
    • fantallenatori e sfantallenatori in primis,
    • giornalisti,
    • scommettitori.

    Credo ci sarà una buona interazione con VisualSport in futuro.

    Avrei piacere, assieme a Daniele, a ricevere commenti e feedbacks in merito.

  • Da Lippi a Cannavaro… la vergogna di sentirsi italiano!

    Oggi è un giorno qualunque, oggi si vive comunque e non so perché…
    Il tempo impone distanze, il tempo è fatto di assenze e non c’è un perché
    “.

    Forse le parole di Dolcenera non erano destinate all’Italia di Lippi, o meglio alla Lippi-bis – per evitare di incorrere nell’errore di dimenticare le notti magiche del 2006 -, ma rendono di sicuro l’idea di un’amarezza infinita, di una vergogna senza eguali, di un patriottismo che unisce – questa volta purtroppo – nel disprezzo unanime ad una nazionale indegna di rappresentarci.

    Tutto sbagliato, sin dal principio, ma son cose dette e ridette. Sbagliate le convocazioni, sbagliato il nome dell’allenatore, perché i cavalli di ritorno non sono mai un successo, sbagliati i tempi dell’addio, sbagliata la preparazione di un mondiale ricco di insidie note, studiate, ripetute eppure… non evitate. Ultimi nel girone, come la Francia, come i vice Campioni del Mondo.

    E i voti, in casa azzurra, sono bassi (quasi) per tutti.
    Provo a darli io, alimentando dibattiti e discussioni, proponendo il tema più opinabile del mondo, per evitare un silenzio tombale sull’unanime accordo di una vergogna generalizzata.
    Buffon senza voto, senza infamia ne lode. (si è salvato, suo malgrado)
    Marchetti voto 5, Mi metto nei suoi panni, quelli di una giovane stella arrivato in Sud Africa per vivere un sogno all’ombra di una leggenda e che, invece, si ritrova con le gambe tremanti a fare il protagonista. (acerbo)
    Cannavaro voto 1.5, Capitano di una barca che affonda. Primo ad abbandonare la nave. (vecchio)
    Pazzini, Gilardino, Iaquinta voto 3, Se questo è il nostro attacco, credo che a casa sia rimasto di meglio. (inguardabili)
    Chiellini, Montolivo, Maggio e Quagliarella voto 6,5, Le uniche note liete sono quelli che al Mondiale 2006 non c’erano. Deve far riflettere, avrebbe dovuto far riflettere. (rimpianto)
    Lippi voto ZERO, Ha sbagliato tutto, ma non chiederà mai scusa fino in fondo. (odioso)

    Per tutti gli altri sbizzarritevi nei commenti, ma un’ultima notazione mi sia consentita. Dopo 5′ della ripresa avevamo esaurito i tre cambi, modificato l’ennesimo modulo e inventata l’ennesima formazione diversa. Il mondiale non è un test di allenamento, è l’onore e l’orgoglio di rappresentare il sogno di una nazione. Nessuno dei convocati ha giocato ad alti livelli internazionali nella stagione appena conclusa. Non diamo la colpa al campionato italiano o al cambio generazionale: l’undici della Samp (tanto per dirne una) avrebbe fatto un sol boccone di Slovacchia, Paraguay e Nuova Zelanda. Non conta vincere o perdere, uscire agli ottavi o in finale ai rigori, conta l’orgoglio nazionale.

    Quello lo hanno messo sotto i piedi. Ora, abbiano la decenza di rispettare la nostra delusione!

  • Kiwi amari, ma manca il mea culpa di Lippi

    E chi l’avrebbe immaginato? Spulciando persino i pronostici dello sfantamondiale manca un solo e unico pluripessimista in grado di pensare una simile debacle, seppure gli Oronzo Canà avessero pronosticato il gol di Smeltz, ma nell’ambito di un netto successo azzurro.

    Una gara impostata male e gestita peggio. I Kiwi – questo il soprannome dei neozelandesi – alzano il gomito e vengono più volte graziati dall’arbitro, segnano in fuorigioco, ma l’Italia campione del mondo non può aggrapparsi a simili puerili giustificazioni. Parliamoci chiaro, avremmo dovuto vincere 4-0.

    Nulla è perduto, persino con un pareggio con la Slovacchia si potrebbe ancora passare il turno, ma la confusione in cui è incorso il nostro C.T., soprattutto in sede di convocazioni, lascia esterrefatti. E’ un mondiale lento, con un pallone strano e un’atmosfera particolare: il perfetto habitat del fantasista alla Cassano, Balotelli o Miccoli. Eppure il CT afferma che non esistono giocatori con queste caratteristiche – in grado cioè di cambiare volto alla squadra -.
    Non si è accorto che manca persino un’idea di gioco? Dal 4-2-3-1 con il Paraguay, con quel Iaquinta largo a sinistra che ha fatto impallidire anche chi non mastica di calcio, è passato ad un 4-4-2 con la N. Zelanda, con il solito Marchsio fuori ruolo. Ho dovuto leggere le formazioni al televideo per individuare l’undicesimo. Alla prossima, forse, vedremo un 3-5-2 con Pepe relegato in panchina?

    Strano destino per Lippi e Domenech, uno più odiato dell’altro, entrambi finalisti dell’ultimo mondiale, entrambi inguaiati in quello attuale. Ma lo strano mondiale lo sta vivendo soprattutto la Rai che oggi ne ha combinata un’altra: in tutto il Piemonte non hanno visto la partita. “Meglio così, non vi siete persi niente”, hanno avuto il coraggio di rispondere.

    Ma la vera curiosità del mondiale deve ancora arrivare: Italia e N. Zelanda hanno gli stessi punti in classifica e se entrambe pareggiassero con identico risultato nella prossima gara, per decidere chi passa agli ottavi si dovrà tirare una monetina. Con tutto il positivismo del modo, non nego di conooscere tanti tifosi che quella monetina la tirerebbero in testa a Lippi.

  • Le “vuvuzela” hanno scassato… il calcio?

    Quel chiasso assordante che non piace a nessuno, prime fra tutte le tv quelle che cacciano i soldini. Fenomeno culturale o strategia? Magari per deconcentrare gli avversari? Tutti avallano ipotesi, tutti (comunque) si schierano compatti contro le famose trombe africane, le vuvuzela appunto, che stanno caratterizzando il mondiale.

    Il mondiale del “waka waka” di Shakira, il mondiale tra sogno e tragedia (per la scomparsa della pronipote) di Nelson Rolihlahla Mandela, il Gandhi dei giorni nostri, l’uomo che è riuscito nel miracolo di portare il gioco dei soldoni di Sky, tra la povertà del Continente nero.

    Ma è anche il mondiale del Jabulani, quel pallone ufficiale che tanto ricorda il supertele, per le strane traiettorie, per le immense insidie e per l’assist – formidabilmente accolto – alle papere dei portieri.

    E l’Italia? Ah già, l’avevamo dimenticata. La nazionale di Lippi, quella che uscirà di sicuro agli ottavi, al massimo ai quarti. Quella che non ha nulla da pretendere contro le grandi nazionali di Argentina, Brasile, Spagna, Olanda e Inghilterra. Quella che ha convocato solo giocatori alla frutta, finiti, spaesati, in Sud Africa solo perché amici di Lippi, come se in Italia ci fosse questa gran vastità di scelta, che lascio a casa Ronaldinho e Pato, per portarmi Elano e Robinho.

    No, non è polemica. Del resto, per questa nazionale non fa più il tifo nessuno, lo stesso Capello ci rimprovera, con un discorso lusinghiero, quasi commovente. Pensate, mi aveva anche convinto.
    Solo che poi, a fine intervista, gli chiedi: “Ma lei tiferà Italia”? – E lui: “Ovviamente no”.
    Ovviamente, e ci mancherebbe, lui è l’allenatore dell’Inghilterra e lo sarà almeno fino al 2012 e magari sfiderà Prandelli nella finale degli europei.
    Sì, perché è già lì che siamo proiettati, con l’imposizione di premi più bassi ai calciatori e la convinzione che i nuovi Toni, Totti, Materazzi e Grosso stiano solo crescendo nelle giovanili della Pro Vercelli… è per quello che non li vediamo.

    Ah dimenticavo, anzi, forse lo hanno dimenticato tutti nell’era dei soldoni e di Sky, quella tv che toglie persino il gusto dei mondiali in chiaro: Siamo campioni del mondo!
    Ma a che serve ricordarlo? Tanto le bandiere resteranno riposte negli scaffali e risparmieremo sulle trombe delle nostre automobili per quei lunghi e noiosi cortei.

    Grazie a Dio, ci sono le vuvuzela… speriamo che Sky non ci tolga anche questo.

  • Finti moralisti, esterofili e mistificatori della realtà

    – “Certe cose succedono solo nel calcio italiano”;
    – “Spediamo Inter e Lazio in serie B”;
    – “Noi romanisti non avremmo mai fatto una cosa del genere”.

    Sono solo alcune delle fandonie sentite in questi giorni.
    Già, perché di fandonie si tratta e di finti moralisti ne ho piene le scatole.

    Mi spiego meglio e faccio subito chiarezza su alcuni punti:
    1) Quella partita tra Lazio e Inter non mi è piaciuta da sportivo;
    2) Cose del genere non fanno bene al calcio che deve recuperare credibilità;
    3) Non si è trattato di gara irregolare, ma di partita falsata (nel gioco, non sappiamo se anche nel risultato) da un clima surreale, con i giocatori della Lazio (Muslera escluso) condizionati nel loro scarso impegno, perché solo di questo si è trattato, dalle surreali richieste dei propri tifosi di non regalare il titolo alla Roma.

    Da questo però a dire che l’Inter debba vergognarsi ce ne passa.
    Cosa avrebbe dovuto fare? Chiedere agli avversari di impegnarsi di più?
    Eppure, apriti cielo: interrogazioni parlamentari, titoloni sui giornali, puntate speciali in tv e i romanisti, che qualche settimana prima avevano augurato la B ai cugini bianco celesti, pronti ad ergersi a moralizzatori.

    Hanno forse la memoria corta e io preferisco rinfrescargliela:
    1972-73: ultima giornata di campionato, la Roma, per evitare lo scudetto della Lazio, si fa rimontare il vantaggio ottenuto da Spadoni e consegna il titolo alla Juventus!!!
    1992-93: Roma – Udinese, condannando la Fiorentina alla retrocessione, la curva sud esulta al pareggio degli ospiti;
    1998-99: Supporters giallorossi, tra cui Amendola (nella foto) indossano la maglia del Milan, all’epoca in lotta con la Lazio per il titolo!!!
    7/5/2000…: striscione in curva sud: “m’hai costretto a tifà Juve”.
    All’epoca Lazio e Juventus si contendono il titolo!

    Ma queste cose, senza essere sempre così esterofili, avvengono anche all’estero e in Inghilterra in particolare, senza andare troppo nel passato, basta guardare a cosa successo nello scorso week-end con Gerrard in Chelsea – Liverpool o cosa accadrà in Chelsea – City nel prossimo fine settimana.

    Non basta, ora Mezzaroma, nel senso di presidente del Siena e non di mezza città di fede giallorossa, tenta anche di violare le norme federali (art. 8 co. 6 CGS) istituendo un premio di due milioni di euro ai suoi ragazzi se battono l’Inter.
    Nemmeno la compiacenza di chiedere scusa per l’irregolarità amnifesta, ma addirittura la sostituzione verbale con l’idiozia delle idiozie: “Avete male interpretato, il premio non è per battere l’Inter ma è un premio per la salvezza che arriverebbe in caso di ripescaggio”.

    La mia penna, non sprecherà inchiostro per rispondergli.

  • Leonardo si, Leonardo no???

    Settimana infuocata in casa Milan, dopo gli scarsi risultati degli ultimi tempi, ci si è messo pure il presidente Berlusconi ad aizzare gli animi con le sue dichiarazioni di fine rapporto con l’allenatore brasiliano. Anche se non direttamente confermate da lui, la risposta di Leonardo non si è fatta attendere e le sue parole di incompatibilità col Cavaliere sembrano confermare il gelo esistente fra i due.
    Durante l’intera stagione, infatti, si sono ripetute le frecciatine del “buon Silvio” contro il mister brasiliano reo di non far giocare bene la squadra e per questo scaricato a fine stagione dal club milanista.
    Nonostante tutto nell’ultima conferenza stampa Leo ha anche precisato di come sia legato a questa società e al lavoro che ha fatto lui insieme a tutta la squadra per raggiungere questo terzo posto che non vuole assolutamente perdere.
    Ma è possibile che dopo più di 10 anni di rapporto professionale si siano accorti ora di essere incompatibili?
    E’ davvero Leonardo il male di questo Milan, che pur con una rosa non competitiva al massimo, è riuscito a lottare quasi fino all’ultimo per il titolo?
    Che senso ha togliere un allenatore esordiente che magari in una stagione ha capito come muoversi per il futuro, per prenderne un altro alla prima panchina in serie A (n.d.r. Galli)?
    A milanisti e non i commenti…

  • Giraudo, 202 pagine per una “mezza” verità

    27685/06 R.G.N.R. Ai più sembrerà un banale cronologico, ma è da questo numero che nel 2006, a Napoli, ha inizio il processo “off-side”, meglio noto come calciopoli.
    A distanza di quattro anni, ecco che finalmente arrivano le motivazioni della prima sentenza di condanna a carico di alcuni di quegli imputati che, per la riduzione della pena di un terzo, hanno preferito il rito abbreviato, una speciale procedura che consente di giudicare allo stato degli atti, senza alcuna integrazione probatoria.

    Le ho lette quelle 202 pagine di motivazione, con un verdetto che fa vergognare il calcio italiano per aver avuto simili interpreti, al di là che siano solo una parte dei colpevoli o gli unici. Undici, gli imputati. Fra questi, l’ex amministratore delegato della Juve, Antonio Giraudo, condannato in attesa dell’appello (forse dopo l’estate) a tre anni di reclusione, che non sconterà grazie all’indulto.
    Nei confronti dell’ex A.D. della Juventus si legge l’esclusione dell’aggravante dei comma 1 e 3 dell’art.416 del codice penale, che detto in parole povere significa che egli mantenne un ruolo defilato nella gestione illecita delle cose del calcio, rispetto alla onnipresenza di Luciano Moggi, considerato non solo capo ma interprete principale della “cupola”.
    Attenzione però, manca l’aggravante della promozione ed organizzazione dell’associazione a delinquere, ma la posizione dell’ex ad bianconero non è di secondo piano, anzi egli ha influenzato il campionato 2004/05.

    Il gup motiva corposamente la sua sentenza, indica le sim di gestori stranieri (non solo svizzere, ma anche dalla Slovenia e dal Lichtenstein), le frequenti riunioni che si svolsero nel periodo di indagini, la selezione capillare delle telefonate atte a confutare la tesi di colpevolezza, e non le semplici telefonate con i designatori, che di per sé non avrebbero provato nulla.
    Giraudo era uno degli artefici principali: «fu inserito stabilmente nel sodalizio – si legge – che ebbe lo scopo di determinare l’andamento del campionato di calcio in esame, partecipando in modo attivo ai momenti essenziali della sua vita e contribuendo in modo determinante al raggiungimento di tutti i suoi obiettivi e non solo di quelli legati agli interessi della sua società».

    Non solo la Juve dunque, ma ad esempio anche la Fiorentina: «plurime riunioni avvenute periodicamente con i coimputati Moggi, Bergamo, Pairetto, Lanese e Mazzini, cui Giraudo fu sempre presente, contribuendo, oltre che alla composizione delle “griglie” dei sorteggi, ad adottare le determinazioni importanti per via dell’associazione. L’avvicinamento degli esponenti della società di Firenze a Bergamo avvenne a seguito del placet dato da Giraudo. Mazzini, tra l’altro, affermò “devo dire che perderli come pagatori in serie A mi dispiace”, ricevendo la concorde opinione di Giraudo, e proseguì “questi i soldi ce li hanno davvero…per cui se si potesse…te pensaci a come fargliela pesare…ma tu vedrai che chiederanno anche a te…di aiutarli…”».

    Influente anche nel consiglio federale. Di Giraudo, infatti, il gup sottolinea come «assommava il doppio ruolo di consigliere federale ed esponente della Juve, partecipando all’incontro con soggetti estranei alla Federazione anche con lo scopo di definirne l’organigramma».
    Si pensi all’affare con Lotito, in particolare ad una telefonata dove Giraudo e Mazzini parlano del presidente della Lazio. Nella sentenza si legge: «”mi sono rotto i c… di aiutare le teste di ca…” – dice Mazzini – e Giraudo concorda: “è stato utile in fase di elezione di Lega ma adesso fuori dai c… perché è un poco di buono..”…».
    Ometto i particolari sull’elezione di Galliani, che pure viene ben spiegata ma che riguarda la posizione di Moggi.

    Oltre a Giraudo, sono stati condannati Lanese, Dondarini e Pieri, sulle cui utenze svizzere, che gli avrebbe fornito Moggi, gli investigatori hanno riscontrato 500 contatti.

    Per la prima volta da quando è iniziato calciopoli si ragiona su dati seri, nel senso che esiste finalmente una condanna, anche se non passata in giudicato, cioè non definitiva. Ma è questa la verità assoluta?
    Le ipotesi sono due:
    1) Moggi, o meglio la sua difesa, riesce a smontare l’accusa di associazione a delinquere, allargando il raggio d’azione delle persone che telefonavano stabilmente ai designatori e agli arbitri. In appello Giraudo potrebbe fruire di questi benefit;
    2) Molto più probabile, nei confronti di Moggi verranno valutate anche le aggravanti escluse per Giraudo, attraverso nuove prove che con il boomerang della trascrizione finiranno per fornire l’assist decisivo all’accusa.
    In definitiva, non avendo la riduzione del rito premiale, Moggi riceverà una condanna molto più pesante di quella di Giraudo e a quel punto, inutile escluderlo, anche la panacea dell’indulto rischierebbe, almeno parzialmente, di venire meno.

    Sto ragionando in regime di processo penale. Il “nuovo” processo sportivo è tutta un’altra cosa, di quello se ne parlerà più avanti, quando si avrà, finalmente, anche lì qualche dato certo. Per ora, è solo fumo!

  • Le guarentigie di Totti

    Le guarentigie sono un particolare “status” dei Parlamentari, consistenti in una serie di “tutele” giuridiche, economiche e sociali che iniziano dall’elezione a Deputato o Senatore.

    Uno status di tutela particolare che pare coinvolgere soprattutto Francesco Totti, capitano e core de Roma, intoccabile dagli arbitri, impunibile dai giudici sportivi. Senatore a vita dell’Olimpico.

    Sì, perché appare davvero un controsenso dare tre giornate a Mourinho per il gesto delle manette, crocifiggere Di Canio per un saluto romano e fingere, una multa di 20mila euro non penso sia un peso per le tasche del Pupone, che nulla sia accaduto per quei due pollicioni versi mostrati al termine del derby.

    Il giudice sportivo sottolinea, nel suo provvedimento, come “il gesto indirizzato ai calciatori ed ai tifosi avversari, sia platealmente provocatorio”. Ricorda molto la maschera di Materazzi al termine del derby, come gesto “platealmente provocatorio”, ma, seppur mancava in quel caso l’istigazione sottesa alla violenza, per Matrix arrivò anche un’ammonizione, che nel caso di specie manca, ed è grave.

    Roma – Lazio, a leggere queste decisioni, appare più un 5xmille in favore delle casse Figc:
    – 5mila euro per Baronio (minacce ad un avversario);
    – 8mila (+ ammonizione qui sì) per Zarate (per aver calciato volontariamnete il pallone contro gli avversari);
    – 80mila euro alle due società (40mila a testa) per intemperanze dei tifosi.
    – Nulla a Radu: perché dice “gesto gratuito su Perrotta e decisamente riprovevole (e sanzionabile se “refertato”), ma considerato semplice sgambetto dall’arbitro”.

    Un totale di 113mila euro, roba da derby dei guinness, cifre tali da poter pagare una settimana di lavoro allo stesso Totti. Non ce ne voglia Hilary, ma di questi tempi sarebbe stato meglio mandare un sms, quei pollicioni avrebbero attentato alle coronarie dei professori dell’accademia della Crusca, ma avrebbero riabilitato il campione.

  • Al Milan di Stroppa e Sità la Coppa Italia Primavera

    Direttamente dallo SFanta-Forum una notizia che rende la maggior parte degli utenti di SFantacalcio molto felici.

    Il Milan vince la finale di Coppa Italia Primavera 2009/2010 dopo il pareggio per 1-1 due settimane fa al Renzo Barbera di Palermo, e il 2-o del ritorno grazie ai gol di Verdi e Zigoni. Un gol per tempo che fanno del Milan la squadra vincente di questa competizione.

    Il Milan, si commenta sul forum, non vinceva questo trofeo da circa 25 anni, da quando in campo era presente Giovanni Stroppa, oggi allenatore della Primavera rossonera ma la felicità non sta nel fatto che tutti gli utenti di SFantacalcio sono rossoneri (fortunatamente ci sono tifosi di quasi tutte le squadre d’Italia pronti a darsi battaglia ogni giorno con sfottò e critiche di tutti i tipi).

    Il motivo principale di gioia che accompagna questa news è che a raggiungere l’obiettivo insieme a Stroppa è stato l’allenatore in seconda Francesco Sità (in foto, con lo zoom), grande amico di parte degli utenti di SFantacalcio.

    Aspettando il commento di Francesco non possiamo che inviargli i nostri complimenti e i migliori auguri per il prossimo obiettivo (lo scudetto :P) attravero il sito.

    Che questo sia solo l’inizio,

    Lo SFanta Team, gli utenti del Forum e tutti i fedelissimi lettori.