Stimolato da una discussione sul forum, scrivo alcuni pensieri che mi sono passati per la mente in questi giorni soprattutto dopo la débâcle dell’Old Trafford.
Dal 1986 Silvio Berlusconi è il Presidente dell’A.C. Milan e praticamente, da quando ancora dovevo nascere, ha gettato le basi per rifondare una società che si era persa anche nella serie cadetta.
Da qui è iniziata una serie innumerevole di successi che lo ha portato a diventare il Presidente più vincente della storia del calcio (dopo Bernabeu credo).
Circondatosi di gente fidata fra scommesse e scoperte (Sacchi, Capello, Van Basten, etc…) ma anche fra grosse spese e grandi flop, ha portato la squadra milanese sul tetto d’europa per ben 5 volte (l’ultima nel 2007).
Da quando è diventato per la seconda volta Presidente del Consiglio però si è via via allontanato dalla sua squadra, tant’è che visti i conflitti di interesse non è neanche più ufficialmente il massimo dirigente milanista.
Ovviamente è ancora lui a mettere i soldi e allora, per coprire i buchi del bilancio e per via della crisi economica mondiale che sembra aver colpito anche lui (ci credete?!), da quest’anno la politica societaria milanista sembra esser cambiata.
Quindi anche ad una delle squadri più forti e potenti del mondo fanno gola i 65 milioni di euro per un campione come Kakà. Nonostante ciò, si sono aggiunti gli addii del Capitano Maldini e di Mr Ancelotti, ma sopratutto i tifosi milanisti (me compreso) hanno dovuto sopportare una campagna acquisti al quanto deficitaria e priva di un senso logico.
Ma il problema vero ora sembra essere quello delle dichiarazioni del Signor Berlusconi che prima con l’acquisto di Mancini e poi dichiarando che il suo allenatore non fa giocare bene la squadra, sembra andare contro l’operato dei suoi stessi dirigenti. In più ho la vaga sensazione che “Silvio” da pochi anni a questa parte si stia prendendo meriti (non suoi) quando la squadra vince (era lui a “dettare” le formazioni ad Ancelotti) e invece se ne lavi le mani quando i risultati non vanno come dovrebbero.
E allora mi chiedo: è normale che un Presidente esterni tali pensieri alla stampa? O come penso io sarebbe stato più logico farlo presente in privata sede?
Perchè se non ti va bene qualcosa, non prendi in mano la situazione per cambiarla? Oppure perchè non cedi la società che a parer tuo, ti sta facendo perder solo soldi?
Come tutti i tifosi milanisti sarò il primo a “piangere” se un giorno il cavaliere dovesse abbandonare il Milan, ma non posso di certo pensare che una società abituata a questi livelli si possa accontentare dei piazzamenti e di non essere protagonista del mercato.
A voi i commenti e le “soluzioni”.
Lascia un commento