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  • Il vantaggio e la regola che non c’è

    Dopo il grande successo della scorsa settimana riproponiamo questa rubrica sfruttando i temi che si sono sviluppati sul nostro forum – a proposito la partecipazione continua a crescere e ci si diverte sempre di più.

    Rimaniamo alla settimana e affrontiamo temi caldi quali la mancata assegnazione del goal in Udinese-Inter in occasione del rigore. Nei fatti il risultato calcistico non cambia, ma quello fantacalcistico sì (sarebbe stata doppietta di Pepe). Se c’è un rigore l’arbitro deve concedere il vantaggio e vedere se c’è il goal e in caso contrario tornare sui suoi passi e concedere il rigore, oppure fischiare subito?

    Risposata banale: sì deve concedere il vantaggio. Però…

    Cosa dice il Regolamento?

    L’arbitro deve lasciar proseguire il gioco, in presenza di un’infrazione, nei casi assolutamente evidenti in cui ritiene che interrompendolo risulterebbe avvantaggiata la squadra che ha commesso l’infrazione stessa.
    Qualora il presunto vantaggio non si concretizzi nell’immediatezza (entro 1-2 secondi), l’arbitro interromperà il gioco e punirà l’infrazione iniziale. Sia che interrompa il gioco o no, l’arbitro, se necessario, dovrà comunque assumere l’eventuale sanzione disciplinare.


    Quindi arbitro assolutamente perfetto in Udinese – Inter: aspetta che la palla finisca sul palo e poi fischia. Troppo più tardi arriva il colpo di testa di Pepe. Sbaglia però nel non ammonire Balotelli (prima sanzione).

    Fallo di mani volontario?

    Altro punto: quando il fallo di mani è volontario?

    Il fallo di mano implica un contatto volontario tra il pallone e la mano o il braccio di un calciatore. Per stabilire la volontarietà, l’arbitro deve prendere in considerazione i seguenti criteri:

    1. il movimento della mano in direzione del pallone (non del pallone in direzione della mano);
    2. la distanza tra l’avversario e il pallone (pallone inaspettato);
    3. la posizione della mano, che non implica necessariamente che ci sia un’infrazione;
    4. il toccare il pallone con un oggetto tenuto nella mano (come indumenti, parastinchi ecc.) è considerato come un’infrazione alla stregua di un fallo di mano;
    5. il colpire il pallone lanciando un oggetto (scarpa, parastinchi ecc.) è da considerarsi un’infrazione alla stregua di un fallo di mano.

    Inoltre esistono delle direttive fornite dall’Uefa che parlano di «posizione naturale rispetto al gesto tecnico che il calciatore sta compiendo».

    Il designatore Collina dà delle spiegazioni che implicano maggiore chiarezza sull’interpretazione della volontarietà dettate nelle decisioni Ifab:

    Se il braccio si stacca completamente dal corpo è sempre rigore, se colpisce prima una parte del corpo diversa dal braccio e poi finisce sulla mano non è calcio di rigore.

    Precisiamo che il calcio di rigore è un calcio di punizione diretto, quindi lo stesso discorso vale anche per l’assegnazione di un goal.

    Certo, la regola più facile per gli arbitri sarebbe: tutte le volte che il pallone tocca la mano è da punire.

    Ma torneremmo al tiro alla mano, a un episodio che Roberto Baggio ha raccontato nel suo libro, a Italia-Cile del Mondiale del 1998 in Francia.

  • Anteprima Budapest: Nuova clip su TantaVita

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    Feel e la Crazy Crew a Budapest. Passando per la Romania. Godetevi questa clip. Presto il video in versione integrale su TVsquared

  • Il Noif e le regole che non comprendo

    Come al solito – vorrei trasformarlo in un appuntamento fisso – mi piace commentare l’applicazione del regolamento e delle regole federali del giuoco del calcio. Dopo aver pesantemente criticato la regola della bestemmia e l’ingiusta gogna mediatica all’indirizzo di Buffon, in assoluto uno dei più corretti al mondo, puntiamo il dito su alcuni provvedimenti che si leggono nei comunicati del giudice sportivo del 22 febbraio 2010.
    Partiamo dalla stangata all’Inter: 1 giornata a Samuel e Cordoba per espulsione, più che giustificate e fa bene l’arbitro nel referto a parlare (nel caso di Samuel) di fallo da ultimo uomo tagliando la testa al toro sul problema se andasse ammonito o espulso direttamente(nei fatti cambiava poco visto che Samuel era già ammonito). Così facendo però rimane anche diffidato. 3 giornate a Mourinho: poco da dire, provvedimento sacrosanto, anche in virtù della recidiva. Simili gesti, quello delle manette, anche non avesse voluto dire quello che tutti hanno capito, non sono accettabili in Italia e, anche se straniero, deve adeguarsi. Poco comprensibili, per il fatto che non eravamo lì, le due giornate a Cambiasso e Muntari.
    Si legge:
    CALCIATORI NON ESPULSI
    SQUALIFICA PER DUE GIORNATE EFFETTIVE DI GARA
    CAMBIASSO Esteban Matias (Internazionale): per avere, nell’intervallo, nel sottopassaggio
    che adduce agli spogliatoi, tentato di colpire con un pugno un calciatore della squadra avversaria;
    infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale.
    MUNTARI Sulley Ali (Internazionale): per avere, al 35° del primo tempo, uscendo dal terreno
    di giuoco per la sostituzione, rivolto ripetutamente un’espressione ingiuriosa agli Ufficiali di gara;
    infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale.

    Nel caso di Cambiasso è un collaboratore della procura federale ad accorgersene e non l’arbitro. Nulla questio
    Nel caso di Muntari è la terna (anzi il quartetto in questo caso) arbitrale che se ne accorge. Perché non lo mandano via? Perché non espellerlo?
    La regola dice:
    L’arbitro ha la facoltà di punire un calciatore e anche un allenatore o un qualsiasi dirigente presente in panchina, per cattiva condotta, gioco violento o proteste. Il direttore di gara può estrarre il cartellino giallo come ammonizione e il cartellino rosso che comporta l’espulsione del giocatore. Anche un giocatore in panchina può essere punito con i medesimi provvedimenti. Nel caso venga espulso un dirigente o un allenatore, questi viene allontanato dalla panchina senza l’esposizione del cartellino.
    Il ricorso dell’Inter credo verterà proprio sull’errore tecnico dell’arbitro.
    C’è da dire però, che Muntari era sì in panchina, ma sostituito. Cambia qualcosa?
    Niente prova tv per Sokratis Papastathopoulos (Soc. Genoa) nei confronti del calciatore Floro Flores Antonio (Soc. Udinese). La dinamica dell’azione e la limitata energia impressa al movimento del braccio non evidenziano
    infatti, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, quell’intenzionalità lesiva che deve necessariamente connotare la violenza dell’azione.
    Infine, anche se meno interessante, l’esimente di cui di cui all’art. 13, n. 1. lett. a) b) ed e) del Codice di Giustizia Sportiva, che vi invito a verificarlo, ha efficacia solo per il Milan. In pratica quando si fanno esplodere dei petardi la società viene punita con una multa ex art. 12, n. 3, a meno che non ricorrano i presupposti citati dalle esimenti citate, non applicabili con recidiva continuata. Il Milan non ha mai preso un euro di multa dalla prima giornata ad oggi grazie a questo artifizio.

  • Italia Poco Internazionale

    L’impressione che sta dando il calcio italiano è evidente, è stata nitida nei gironi di qualificazione alla fase finale e la si ha nitida anche prima dell’inizio degli ottavi dell’edizione in corso della Champions Leauge.

    E’ tornata la competizione più importante d’Europa dopo la lunga pausa. Ed è tornata la dimostrazione di non competitività attuale del nostro calcio a livello internazionale.

    Nessuno tuttavia mi sembra analizzare realisticamente questa situazione, forse qualcuno c’è ma si tratta di pochi, e si continuerà a far polemica inutile sul nostro calcio “casalingo” senza pensare che non solo non si è più al passo con il calcio delle altre nazioni europee ma si sta perdendo costantemente strada, di brutto.

    Mi sa di impossibile veder passare il turno anche ad una sola squadra di quelle ancora in gioco, il risultato di ieri sera (sfortuna/fortuna a parte) non fa che confermare questa tesi. In realtà anche in Europa League non ripongo molta fiducia sulle nostre esponenti.

    Sarà durissima dunque. C’è qualcuno che scommette qualche euro sul passaggio del turno in Champions almeno di una? In caso affermativo, su chi?

    E in Europa League ci faremo sotto?

  • Del Piero, il crollo di un mito?

    Del Piero, cascando, c’è ricascato. O meglio, c’è ricascato l’arbitro. A distanza di pochi giorni ecco un altro rigore alla Juventus che fa discutere.
    Apre così la Repubblica di oggi, un giornale non tipicamente sportivo e che può perciò essere equidistante fra le parti. Non si discute del Del Piero bravo o meno a giocare a calcio, per quello lascio la parola a chi mastica pallone molto più di me, si discute di un’etichetta che per anni abbiamo data per acquisita: “Del Piero campionissimo di sportività e correttezza”.
    Due furbate, una dietro l’altra, tuffi alla Tania Cagnotto, crolli in stile Torri Gemelle a qualche metro dalla linea dell’area di rigore, neanche fosse Platinì nella finale – tragedia dell’Heysel, ed esultanza dopo aver segnato dal dischetto nella piena consapevolezza di essere in errore.
    Non crolla solo il mito dell’Alex gentiluomo, ma l’intero sistema dell’italian style. Altro che fair-play inglese: il Buffon che dice all’arbitro di averla toccata regalando un angolo agli avversari, Ambrosini che dice di non essere stato toccato rinunciando al rigore, De Rossi che dice di aver segnato di mano rinunciando al goal, fino a Di Canio che ferma con le mani un’azione goal perché un avversario è a terra. Che dire poi dell’Ascoli che lascia pareggiare la Reggina perché il vantaggio era stato conseguito in modo non sportivo? Questo è l’Italian style. Almeno credo, almeno credevo. Con quell’esultanza di mister correttezza, del figlio che tutte le mamme vorrebbero avere, dell’esempio di sportività, ora ho i miei dubbi. Nei commenti a questo post so che Voi lettori, specie se juventini o antidelpieristi, vi appassionerete ad attaccare (spero senza andare oltre i limiti della questione) o a difendere Alex. Sarà difficile però darmi torto senza uscire dall’argomento (nel gergo dei forum si direbbe senza andare off-topic) e soprattutto senza avanzare paragoni con altri. Qui si parla di Del Piero, quello che dopo aver rivisto il tutto in tv ha gridato ai quattro venti: “Rigore? Il fallo è stato evidente”.

  • Personalità, Accelerazione, Tiro e Opportunismo: ecco a voi Pato

    Continua la serie di articoli dedicati ai fenomeni del campionato italiano. Ricordi quando ho parlato di Balotelli?

    Oggi si cambia nazionalità ma la sostanza rimane sempre quella.

    Non lo si vedeva calcare i campi da gioco da più di un mese eppure al rientro, entrato per caso dopo 10 minuti di partita a causa dell’infortunio di un compagno, sembrava non avesse mai abbandonato.

    Una innumerevole quantità di passaggi sbagliati hanno dimostrato che gli mancava sentire l’atmosfera di una partita ufficiale ma lo scatto e l’accelerazione che lo contraddistinguono hanno fatto vedere nuovamente di che cosa è capace Alexandre Rodrigues da Silva detto Pato, dal nome della città di nascita Pato Branco.

    Un giocatore stellare alla sola età di 20 anni, nonostante Leonardo si ostini a farlo giocare ala destra. Non puoi pensare agli altri che hai a disposizione, ai moduli giusti di gioco, a null’altro.
    Un fenomeno del genere, perché di fenomeno si tratta, deve essere lasciato libero di giocare come vuole, gli devi dire “Va a fare quello che vuoi, divertiti e segna!” e aspettare che ti delizi gli occhi con la palla ai piedi.

    Già perché uno come Pato se lo decide ti punta e ti salta, e stop, non puoi neanche pensare di fermarlo, perché prima che tu lo faccia lo hai già perso. E come se non bastasse è dotato di una potenza di tiro che a stento credi la possa avere un ventenne, corredata da una precisione altrettanto spaventosa.

    Insomma, ha margine di miglioramento, essendo ancora giovane, potrai dire, oggi in fondo non ha fatto una partita da 8.

    Ma se dovesse migliorare ancora? Dove arriverà?

  • Mario Balotelli: un fenomeno nelle mani sbagliate

    Tra poco sono in viaggio e starò lontano da forum e sito per qualche giorno. Confido nello SFanta Team per il mantenimento dell’ordine generale.

    Prima di andar via, passando su SFantacalcio, pensavo ad un argomento che mi frulla in testa da un po’ di partite a questa parte: Balotelli, non sarebbe meglio se andasse via?

    A parere di molti, mio incluso, Mario Balotelli è un fenomeno del calcio moderno, ha tutte le qualità per essere un calciatore fuori dal comune. Eppure…
    Eppure da un paio d’anni non viene valorizzato a sufficienza e vive, evidentemente, in un ambiente che non può garantirgli la giusta maturazione per arrivare allo status, permettetemelo, di calciatore affermato.

    Lo stesso Amantino Mancini appena arrivato a Milanello, senza che nessuno gli chiedesse niente, e con la probabilità di ritornare nella Milano nerazzurra in estate, ha affermato come prima considerazione assoluta che nel Milan si respira un’altra aria.
    Certo, non era facile pensarlo dopo il suo “excursus” nell’Inter, dopo che Mou gli aveva chiesto di rimanere perché aveva bisogno di lui e poi s’è visto cos’è stato, poteva forse risparmiarselo per rispetto dei compagni di squadra.
    Di certo credo sia un’altra dimostrazione di quanto è trasmesso da tutto l’ambiente.

    Digressione a parte, Supermario vive in un mondo tutto suo e il suo attuale allenatore non fa altro che ri­cordarglielo, creando sempre un caso pubblico per ogni minima situazione che si viene a creare, cosa che non vale per tutti, non vale per la squadra, sussiste solo per lui.

    Si tratta di due pesi e due misure.
    Chi di voi s’è domandato cosa sarebbe successo se fosse stato Balotelli, e non Sneijder, dopo neanche mezzora di derby, ad applaudire insistentemente l’arbitro e ripetergli “bravo”?
    Chi di voi s’è domandato cosa avrebbe fatto Mourinho, cosa avrebbe detto a Balotelli, come avrebbe reagito?
    Sarebbe andato forse in conferenza stampa a dire che l’arbitro ha sbagliato? Che l’applauso non è un’offesa vera? Avrebbe difeso Supermario anche senza il successivo appoggio del suo Presidente e dello stesso calciatore coinvolto?

    Per di più gli arbitri non farebbero tentativi di sconto a Balotelli, come era stato tentato con Sneijder. Colpa sempre del caso pubblico che si crea attorno al giocatore ogni poco.

    Ricordo anche quando Balo­telli prese un colpo in un occhio che si riempì di sangue durante una partita di Coppa Italia, richiamò l’attenzione della pan­china e in cambio arrivarono i gestacci del suo al­lenatore.

    Mario Balotelli spesso e volentieri supera il limite, come è stato sicuramente nell’ultima partita di Coppa durante l’ultima lite della serie con Mourinho. Sono volate parole grosse si dice, adesso si aspetta la bacchettata.

    Ora mi chiedo ancora, in uno spogliatoio in cui la regola che vale per lui è diversa da quella che vale per gli altri, in cui c’è uno spiccato senso di ingiustizia, si può maturare?

    Mario, perché non te ne vai altrove? Vogliamo vederti esultare come un pazzo quando segni. Vogliamo vederti felice tanto così.

  • Perché Materazzi è stato punito?

    Mi chiedo il perché del provvedimento preso nei confronti di Marco Materazzi dopo che nel derby aveva indossato la goliardica maschera del presidente del consiglio, per festeggiare la vittoria dell’Inter. La domanda può sembrare banale, ma invece cela delle risposte che hanno dell’inverosimile.
    Già, perché il Giudice Sportivo, dott. Gianpaolo Tosel, scrive testualmente per motivare la sua decisione: “Ammonizione per avere, al termine della gara, indossato una maschera carnevalesca con l’effige del Presidente del Consiglio dei Ministri, entrando sul terreno di giuoco per festeggiare la vittoria con i compagni di squadra“.
    Attenzione, il provvedimento non parla di tesserati di altre società, ma del presidente del Consiglio, mascherando, perdonatemi il gioco di parole, l’impossibilità di addebitare un’infrazione diretta nei confronti di un tesserato della società avversaria, che formalmente non esiste.
    Infatti, secondo la legge anti-trust del 20 luglio 2004, “il titolare di cariche di governo, nello svolgimento del proprio incarico, non può ricoprire cariche o uffici o svolgere altre funzioni o anche esercitare compiti di gestioni in società aventi fini di lucro o in attività di rilievi imprenditoriali“.
    Non solo: “il presidente del consiglio, i ministri e i sottosegretari dovranno consegnare all’antitrust diretta da Tesauro una documentazione che attesta eventuali situazioni di incompatibilità. Dovranno spiegare insomma che partecipazioni hanno in società legate anche ai loro famigliari“.
    E allora, se manca il riferimento ad un tesserato, perché altrimenti il Milan sarebbe nei guai, vogliamo forse rinvenire nel suo atteggiamento un vilipendio delle Istituzioni Costituzionali?
    Vogliamo concedere una pena da sei mesi a tre anni, come previsto dall’art. 290 del codice penale, a tutti quelli che a Carnevale la indossano?
    Basta scadere nel ridicolo, ridiamo dignità a questo campionato. Forza Materazzi, eroe di Germania!

  • Un mercato pieno di sorprese

    …e se alla fine arrivasse Candreva (Livorno)?? Chi pensava fosse solo una notizia “campata in aria” alla fine si è sbagliato. Come tante altre notizie anche questa si è rivelata un’ottima intuizione, una trattativa conclusa solo da due giorni ma anticipata dal nostro sito da quasi due settimane. Eccovi, ancora oggi, segnalate nuove trattative e chissà se qualche nuovo scoop arriverà nonostante alla fine del mercato manchi ancora molto.

    ATALANTA: Acquisti: Chevanton (Siviglia); Capelli (Reggina); Zanetti (Torino). Cessioni:.

    Il Torino corteggia sempre Ferreira Pinto. Acquafresca verso il ritorno al Genoa. Si cerca un sostituto che non pretenda da subito di giocare titolare. Succi (Palermo) una delle tante piste, ma anche Zalayeta chiesto però da Spinelli nella cessione di Candreva. Occhi pure su Plasmati (Catania)

    BARI: Acquisti:Castillo. Cessioni:.

    Si cerca sempre un valido sostituto di Ranocchia, si pensa ancora ad Andreolli (Roma). Intanto arrivano quasi sicuramente Pit e Cerci (Roma)

    BOLOGNA: Acquisti: Appiah; Modesto (Genoa); Savio(Fiorentina); Buscè (Reggina). Cessioni: Osvaldo (Espanyol); Vigiani (Reggina).

    Diamo oramai per certo l’arrivo in prestito di Modesto (Genoa). Si cerca un’attaccante, Succi (Palermo) uno dei papabili. Mudingayi nonostante le varie offerta che arrivano per lui sarebbe stato tolto dal mercato.

    CAGLIARI: Acquisti: Ariaudo (Juve).Cessioni:.

    Mezza serie A (Lazio-Genoa tra tutte) interessata a Canini ma un traferimento a gennaio e quasi improbabile, Sivakov esterno bielorusso richiesto dalla serie B(Triestina). Il Milan avrebbe bloccato Nenè per averlo già a Gennaio, prestito con diritto di riscatto.

    CATANIA: Acquisti Maxi Lopez (Gremio): Cessioni: Pesce (Ascoli).

    Dopo l’acquisto a sorpresa di Maxi Lopez si cerca ancora una punta, Pavone (Betis S.) resta un capito aperto. Morimoto dovrebbe restare fino a giugno, dopo destinazione Premier.
    Ricchiuti dovrebbe tornare in B sponda Padova.

    CHIEVO: Acquisti: Cessioni: Malagò (Siena).

    Piace Pellè attaccante ex Lecce ora in Olanda nell’indebitato AZ, su di lui anche l’Atalanta. Bentivoglio piace a Spinelli.

    FIORENTINA: Acquisti: Felipe (Udinese); Bolatti (Porto). Cessioni:.Dainelli (Genoa); Castillo (Bari).

    Dopo l’arrivo di Bolatti (anticipato dal sito) il reparto di centrcampo dovrebbe essere OK. La cessione di Castillo lascia un vuoto per una valida alternativa a Gilardino. Crespo, in rottura con il Genoa, sarebbe gradito a Prandelli.

    GENOA: Acquisti: Suazo (Inter). Cessioni: Floccari (Lazio); Figueroa (Rosario C); Modesto (Bologna); Esposito (Livorno).

    Di ritorno dall’Atalanta Acquafresca chiuso da Tiribocchi. Questo dovrebbe significare l’addio di Crespo? Zapater è sempre richiesto. Bologna nello scambio con Mudingayi o Lazio scambio con Foggia le varie alternative.

    INTER: Acquisti: Pandev (Lazio). Cessioni: Vieira (M. City); Suazo (Genoa).

    Mancini Resta o parte? O. Marsiglia si è tirato definitivamente fuori ultima alternativa il M. City dell’omonimo allenatore che cercherà fino alla fine di corteggiare l’ex ala romanista. Sempre aperta la trattativa con la Lazio per Ledesma e Kolarov. Jenas centrocampista di qualità (tottenham) piace sempre all’allenatore dell’Inter. Quaresma o Muntari le contropartite.

    JUVENTUS: Acquisti: Paolucci (Siena); Candreva (Livorno). Cessioni: Ariaudo (Cagliari); Tiago (A. Madrid); Molinaro (Stoccarda).

    Dopo gli arrivi di Candreva (anticipato da sito) e Paoliccu (Siena) il mercato in entrata dovrebbe essere chiuso.

    LAZIO: Acquisti: Floccari (Genoa). Cessioni: Pandev (Inter); Cribari (Siena); Eliseu (Saragozza).

    Bloccati Kolarov e Ledesma (Lotito chiede la Luna) la squadra deve essere rinforzata. Foggia sarebbe stato chiesto dal Catania. Si insiste oer Canini (Cagliari) e Zapater (Genoa). Occhi su Do Prado (Cesena), proposto lo scambio con Makinwa ma il Cesena vuole monetizzare.

    LIVORNO: Acquisti:Bellucci (Sampdoria); Prutsch (Sturm Graz); Esposito (Genoa);Bernardini (Varese). Cessioni:Candreva (Juve).

    Fatto un sondaggio per Diana e Gasbarroni (Torino). Prossimo lo scambio di portieri con il Palermo con Rubinho alla corte di Cosmi e Benussi verso Palermo. Il sostituto di Candreva? Per ora nessun nome. Ma la Juve deve rimediare. Giovnico non avrebbe accettato il trasferimento, mentre Zalayeta arriverebbe solo se Succi (Palermo) dovesse andare al Bologna. Battuta la concorrenza di almeno tre società di serie A per il difensore Esposito (Genoa). Identificato in Bentivoglio la vera alterntiva a Candreva.

    MILAN: Acquisti Beckham (L. A. Galaxy); Adiyah (Fredrikstad). Cessioni:.Storari (Samp).

    Huntelaar è stufo di non trovare spazio. La Premier lo attende. In caso di cessione arriverebbe Nenè dal Cagliari. Flamini cercato da Mancini al Manchester City.

    NAPOLI: Acquisti Dossena(Liverpool) – Cessioni Pià (Torino).

    Hoffer non garantisce una valida alternativa. Mchedlidze (Palermo) potrebbe arrivare in prestito. Zuniga vorrebbe cambiare aria, anche in prestito su di lui la Lazio. Probabile la cessione di Contini direzione Spagna.

    PALERMO: Acquisti:. Cessioni:

    In entrata per ora non si muove nulla. In uscita Hernandez piace al Bari mentre Blasi potrebbe tornare a Napoli. Mchedlidze, in rotta con la società sembra destinato alla Serie Cadetta, Sassuolo e Lecce hanno sondato il terreno, ma anche il Napoli. Succi sabrebbe stato richiesto dal Bologna Atalanta e Livorno.

    PARMA: Acquisti:. Cessioni Fontanello (Tigre);Cordova e Budel (Brescia).

    Lanzafame non si muove. Per ora fatte solo operazioni secondarie in uscita.

    ROMA: Acquisti Toni (Bayer M). Cessioni: Guberti (Samp).

    Trovato l’accordo con il Bari per il prestito di Cerci, con lui anche l’esterno Pit. Simplicio (Palermo) dovrebbe arrivare a giungo a parametro zero.

    SAMPDORIA: Acquisti:Stefan Šćepović (Belgrado); Elsneg (Frosinone),Guberti (Samp); Cassano (Reggina); Storari (Milan). Cessioni Stankevicius (Siviglia), prestito; Foti (Piacenza); Fiorillo (Reggina) .

    L’Ofk Belgrado ha comunicato sul proprio sito internet di aver ceduto alla Sampdoria, in prestito con diritto di riscatto, il promettente centravanti Stefan Šćepović (20), che fa già parte dell’Under21 serba.

    SIENA: Acquisti: Cribari (Lazio). Cessioni: Paolucci (Juve).

    In arrivo Malagò dal Chievo. Proposto lo scambio al Torino Diana-Fini ma la concorrenza è spietata. L’addio a Paolucci non dovrebbe prevedere un sostituto. Riportare Portanova resta un sogno.

    UDINESE: Acquisti: Mensah (Free S.); Badu (Asante K) .Cessioni: Felipe (Fiorentina).

    Corradi dovrebbe essere ceduto, Bologna e Atalanta le più papabili soluzioni solo se si riesce ad arrivare a Pinilla. Lodi sarebbe stato chiesto dal Bologna.

  • Spezzatino Serie A, fantacalcio caos

    La rivoluzione è già in atto e un primo antipasto arriva con il derby Milan e Inter al venerdì.

    Non bastavano la tessera del tifoso, lo scudetto in poltrona e Chievo – Inter all’ora di pranzo a cambiare le nostre abitudini, ora quella mente sadica della Lega calcio, figlia del business non certo del calcio come piace a noi, si adegua ai più moderni sistemi europei.

    Si studia un calcio molto diverso, che tenga conto delle esigenze tecniche e della valorizzazione del calcio italiano all’estero, della competizione con gli avversari europei che già ci hanno superato in risultati, fatturati e innovazione di sistema.

    Un calcio che tenga conto delle esigenze degli spettatori, delle televisioni e degli sponsor: quelli che garantiscono il fatturato, non certo i tifosi che pagano il biglietto o noi poveri fantallenatori, costretti a inventarci le formazioni senza nemmeno sapere i convocati.

    Si sta studiando un nuovo palinsesto del campionato che sarà sempre più spalmato, nelle giornate e negli orari: si sta discutendo se far giocare le due partite di anticipo delle squadre impegnate in Champions in contemporanea alle 20.45 o slittarle alle 19 (per dar modo al pubblico di seguirle allo stadio e a casa) e alle 21, anche per esigenze televisive. Una corrente di pensiero tenderebbe a mantenere una partita al venerdì sera anche quando non c’è la Champions.

    Nell’immediato, quasi certamente già Milan-Udinese (precede Milan-Manchester di martedì 16 febbraio) si giocherà venerdì 12 alle 20.45 e Catania-Inter (prima di Chelsea-Inter di martedì 16 marzo) sarà anticipata a venerdì 12, sempre di sera.

    Il sabato resteranno le due gare di chi gioca in Champions il mercoledì (18 e 20.45).

    La domenica una gara alle 12.30 per il mercato internazionale che con il fuso orario se la guarda ad ora di cena. Poi una gara di sera. E l’altra novità è giocare, forse non sempre ma spesso, una gara di A il lunedì sera. L’eventualità è già prospettata nel bando per i diritti tv.

    Il fantacalcio? Beh, se non calcolano chi paga il biglietto allo stadio, cosa gliene frega di chi al massimo naviga tra le pagine di sfantacalcio.com!