Autore: Andrew

  • La Tentata Pulizia Del Calcio Italiano

    Forse non è mai iniziata, abbiamo parlato del nulla in 4 anni di “calciopoli” e il calcio italiano continua a funzionare allo stesso identico modo.

    Questa è l’immagine nitida e perfettamente messa a fuoco che risalta ancora una volta agli occhi di uno sportivo che vuole godersi il campionato di calcio più discusso del mondo, una volta forse anche il più bello.

    Ancora oggi, dopo il macello che c’è stato e i discorsi tutt’ora in gioco, nonostante sia passato tutto questo tempo, si percepisce chiaramente come la propensione a “concedere” di più alle grandi e più forti squadre del campionato non sia assolutamente cambiata. Si è spostata forse in maniera incisiva – Milano è oramai la capitale indiscussa del calcio italiano, per evidenti motivi – probabilmente senza che i più, media in primis, si chiedessero (o facessero chiedere come è stato in passato) se in tal modo fila tutto liscio o c’è ancora qualcosa che non va. O non c’è mai stata.

    Ancora oggi, piuttosto che parlare di questo o quel fenomeno che ha fatto un gol da cineteca, commentare dettagliatamente questo o quel modulo di gioco, questa o quella tattica, questa o quella disposizione in campo, esprimere consensi o disapprovazioni nei confronti del calcio giocato insomma, si punta l’attenzione sulla famosissima e immortale moviola italiana, sugli episodi pro e/o contro questa o quella squadra, si stracommentano e stracriticano episodi segnalati da procuratori federali, provvedimenti del giudice sportivo, prove tv, squalifiche fuori dal campo, direzioni sempre più disastrose della classe arbitrale.

    Ancora oggi, “bando alle ciance”, si parla di favoritismi, sudditanza psicologica, potere delle grandi e, ultima delle ultime, involontaria par-condicio.

    Probabilmente annebbiato da una visione d’insieme un po’ sgualcita – in bianco e nero per dirla tutta – mi chiedo, mi domando, ma il pandemonio calcistico del secolo è servito a nulla? Lo sport del calcio italiano più pulito è cambiato veramente? In meglio, in peggio, per nulla? Nessuno ha da riflettere?

  • Classifica dei Club più Ricchi del Mondo

    Avresti mai pensato che un squadra di calcio muove in un anno quasi quanto il PIL complessivo di un paese medio africano? Il Real Madrid ci riesce.

    Già, proprio così: la società di Florentino Perez tocca quasi il mezzo miliardo di euro e si si conferma per il sesto anno consecutivo il club più ricco del mondo.

    Ecco la top 20, la classifica generale tanto per capire quanto muovono e dove si piazzano le prime italiane:

    1. Real Madrid (Spagna) 438,6 milioni di euro
    2. Barcellona (Spagna) 398,1 milioni
    3. Manchester United (Inghilterra) 349,8 milioni
    4. Bayern Monaco (Germania) 323 milioni
    5. Arsenal (Inghilterra) 274,1 milioni
    6. Chelsea (Inghilterra) 255,9 milioni
    7. Milan (Italia) 235,8 miloni
    8. Liverpool (Inghilterra) 225,3
    9. Inter (Italia) 224,8 milioni
    10. Juventus (Italia) 205 milioni
    11. Manchester City (Inghilterra) 152.8 milioni
    12. Tottenham (Inghilterra) 146.3 milioni
    13. Amburgo (Germania) 146.2 milioni
    14. Lione (Francia) 146.1 milioni
    15. Marsiglia (Francia) 141.1 milioni
    16. Schalke (Germania) 139.8 milioni
    17. Atletico Madrid (Spagna) 124.5 milioni
    18. Roma (Italia) 122.7 milioni
    19. Stoccarda (Germania) 114.8 milioni
    20. Aston Villa (Inghilterra) 109.4 milioni.

    Questo quanto rivelato da uno studio della società di consulenza Deloitte, basato sul giro d’affari della stagione 2009/2010.

    Il Milan sale dal decimo posto dello scorso anno al settimo mentre la Roma scivola dal tredicesimo al diciottesimo.

    Non siamo i più ricchi in questo campo, il calcio inglese è nettamente superiore agli altri a livello economico anche se i primi due gradini del podio sono occupati da due spagnole.

    Certo, però, che cifre, eh!?

    E pensare che negli ultimi anni non si fa altro che parlare di crisi: nessun settore in apparenza è stato risparmiato, eppure quello del calcio vede addirittura salire il proprio giro d’affari.

    I primi 20 club della classifica targata Deloitte, infatti, riescono da soli a totalizzare la cifra di 4,3 miliardi di euro.

    Assurdo?

  • El Flaco Vuole La Juve

    Ultimamente, c’è da dirlo, Marotta & CO. non hanno fatto grandi figure, peccando probabilmente non tanto nel non aver concluso buoni colpi di mercato – almeno considerando il budget a disposizione – quanto per aver lasciato trasparire sempre e comunque l’interesse per calciatori largamente fuori portata rispetto alle (attuali) possibilità della Juventus.

    Lo stesso acquisto di Matri è risultato palesemente “obbligato”, quasi fosse – come è realmente stato – l’ultima pista da seguire, l’ultimo gustoso boccone rimasto sulla tavola del buffet già divorato dagli altri. Pur non sfamando, praticamente, almeno ha evitato di morir di fame.

    Stavolta, però, non è il dg bianconero a parlare di mercato ma uno dei probabili colpi futuri accostati, ancora una volta assieme ad una sfilza di nomi infinita, al futuro juventino.

    Javier Pastore, talento argentino, sembra voler chiarire la sua preferenza estiva già regalando un personale pronostico sull’imminente derby d’Italia:

    Ho molti amici all’Inter, a cominciare da capitan Za­netti, sempre prodigo di con­sigli, e da Cambiasso. Però non mi dispiacerebbe se vin­cesse la Juve, una squadra che ha acquistato fra estate e inverno tanti nuovi gioca­tori e che si sta riassestan­do. Una squadra un po’ co­me il Palermo: in grado di battere chiunque sfoderan­do una gran partita, ma poi capace di perdere anche due gare di fila“.

    Certo la trattativa non sarebbe facile, e non solo perché si avrebbe a che fare con un non certo elegante Zamparini. El Flaco, infatti, sta disputando una stagione da vero fuoriclasse dopo il primo anno di assestamento, e il suo valore di mercato è naturalmente cresciuto in questi ultimi mesi.

    Nonostante tutto in merito al suo futuro non da nulla per scontato, quasi si sbilancia su un eventuale passaggio in bianconero:

    Tutti sanno che ho un contratto fino al 2015 e chi sfoglia la margherita può essere solo Zamparini, ma è chiaro che se ci saranno le condizioni giuste sono pronto a partire. Di certo mi piacerebbe una squadra dove ci sia spazio per me, al Real e al Barcellona guadagnerei molti soldi, ma non avrei la sicurezza del posto da titolare. La Juve? Perchè no… Fra l’altro la mia famiglia è originaria di Volvera, un paese alle porte di Torino sulla strada che porta a Pinerolo. A Cordoba, dove sono nato, siamo in tanti di origine piemonte­se“.

    Altro che declino per la Vecchia Signora, dunque; nonostante un periodo storico non dei migliori non ha perso il suo fascino e rimane ancora una tra le mete preferite dai grandi campioni.

    Ai tifosi bianconeri non resta che iniziare a sognare per giugno, in attesa di poter sfoggiare un’espressione sorpresa come quella del montaggio sopra.

    Che dici, Zamparini si priverà (lo ha già accennato, forse) del suo più grande campione?

  • Aquilani dopo Cagliari-Juventus 1-3

    Per chiunque avesse avuto dubbi sull’episodio del calcetto di Aquilani a Cossu nella partita di sabato sera scorso perché non provvisto di Sky, ecco le parole di Alberto Aquilani intervistato subito dopo il match, con tentativi annessi di Cesari & Co. di prenderlo in giro.

    Ai tifosi e non spetterà credergli o meno.

  • Occhio Non Vede Media non Duole – Esempi Pratici di Valutazioni Pazzesche 23a giornata

    Ricordi i casi che avevo elencato esattamente 10 giornate fa riguardo alle valutazioni pazzesche dei giornali?

    Per l’ennesima volta ti do una pratica dimostrazione di come sia consigliabile iniziare ad utilizzare la media voto per giocare un fantacalcio più “giusto” e divertente. Statistica a parte, perché non è da tutti.

    Ecco cosa è successo nella 23a giornata appena trascorsa:

    Krasic
    Il caso più eclatante di giornata: esce fuori un 4.5 dalla gazzetta, un 6.5 dal corriere, ben due voti di differenza. Clamoroso il giornalista della gazzetta in questo caso che ha senz’altro visto un’altra partita. O ha sbagliato a scrivere!? Ridicoli!

    Donadel
    Seconda valutazione pazzesca della gazzetta che lo giudica con un 5.5, prova non convincente quindi. Il corriere assegna al viola un bel 7.

    Brocchi, Vives, Candreva
    Altre valutazioni pazzesche della gazzetta che valuta le prove dei suddetti come scarse (5.5) al contrario del corriere (7).

    Barzagli
    Caso meno esclatante ma c’è da criticare anche il 5 del corriere a Barzagli. Stavolta è la gazzetta a non “sballare” con un 6.5.

    Morimoto, Sculli
    A Milano ha giocato male (5), a Roma normale (6).

    Sammarco, Floro Flores, Criscito
    Come Morimoto e Sculli ma al contrario.

    Radu
    Per la gazzetta non bene (5.5) per il corriere più che bene (6.5). Boh!?

    Spesso e volentieri il voto giusto sta nel mezzo, altre volte non basta fare la media, servirebbe proprio la statistica. Oramai non più il voto di differenza ma il voto e mezzo è diventato routine.

    C’è da dire, però, che la gazzetta sta tornando in valutazioni lo scarso giornale di un tempo, quando, poco dopo gli albori, era ancora il corriere a farla da padrone in merito al fantacalcio.

    Al solito, aggiungo, questi sono i casi particolari nei quali sono incappato. Ce ne saranno sicuramente tanti altri.

    Robadamatti.

  • Mutu Fuori Rosa? Non più!

    Mutu cuore viola? In molti non ci avrebbero mai creduto dopo l’ennesima combinata dal rumeno qualche settimana fa alla squadra: Adrian aveva abbandonato l’allenamento per protesta personale contro la società e un suo eventuale trasferimento mal accettato.

    Si è parlato di problemi con il procuratore, di interesse discordanti tra lo stesso procuratore e la società, si è parlato di Cesena, di trasferimento in una grande squadra, poi il vuoto.

    Alle 19 del 31 gennaio Mutu era ancora un calciatore della Fiorentina e – da quel momento si – in molti hanno iniziato a credere che il 10 viola sarebbe tornato a calcare i campi di gioco molto presto. D’altronde, sarebbe stato da sciocchi tenerlo in garage fino a giugno per andare contro i propri interesse in favore di un orgoglio che non avrebbe portato certo quattrini.

    Perché mai far calare la valutazione di Mutu?

    E allora ecco che i fantallenatori più scaltri – quelli che hanno creduto in lui, forse in un suo trasferimento, quelli che lo hanno confermato e quelli che se lo sono aggiudicati in extremis, a pochi spiccioli, sperando in un affare piuttosto che in una sola – saranno ben presto premiati.

    La notizia arriva dal commento di Andrea Della Valle sul mercato invernale di casa: “Ho sbagliato a dire che sarebbero arrivati tre rinforzi, ne sono arrivati due più Mutu, del suo reintegro ne ho parlato anche con la squadra, ma la decisione è mia. Behrami l’abbiamo già visto oggi, e Neto ci serviva. Ci serve più serenità, i giocatori fino al gol di Santana erano visibilmente spaventati“.

    A quanto pare Mutu servirà alla Fiorentina per fare qualche punticino in più.

    Con Jovetic ai box, i viola hanno sentito la mancanza dei colpi di un fenomeno in questa prima metà di campionato, data anche la promessa non mantenuta che di nome fa Ljajic.

    Bentornato Mutu, sperando che il tuo prossimo colpo di testa sia uno di quelli che fa finire la palla in fondo al sacco.

  • Stankovic Fuori Un Mese per Stiramento

    Molti fantallenatori, domani o poco prima, al momento della consegna della formazione, non avrebbero probabilmente notato la gravità dell’assenza perché, insieme a Chivu e Cordoba, Stankovic è squalificato per la 22a giornata di Serie A.

    In realtà, purtroppo per loro, la sua assenza si protrarrà per almeno un mese perché il serbo si è infortunato nella partita di Coppa Italia contro il Napoli, riportando uno stiramento al muscolo semimembranoso, in regione distale, della coscia destra.

    Male per qualche fantallenatore, dunque, perché Leonardo stava facendo giocare Stankovic quanto più vicino agli attaccanti e a livello fantacalcistico stava dando buoni frutti e discrete soddisfazioni.

    A medaglia rovesciata, al solito, sarà invece bene per tutti quelli che si ritroveranno in formazione un trequartista insperato, più vicino alla zona gol: potrebbe essere il caso di Cambiasso, più difficilmente di Motta, più probabilmente di Pandev, fuori posizione nel ruolo di centravanti che, quasi certamente, sarà ricoperto a breve da Pazzini.

  • Zona Cesarini: Origine e Storia

    Con oggi sono ben 80 anni che si parla di Zona Cesarini. O quasi. Ti sei mai chiesto da dove viene questo detto calcistico? Qual è l’origine del termine?

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  • Statistica con “Nonna” Inter e il “Gatto Nero” Totti

    Uno studio demografico su 13.108 calciatori tesserati per 534 squadre appartenenti ai 36 massimi campionati affiliati alla Uefa toglie fuori dei dati curiosi per effettuare una graduatoria generale a livello europeo.

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  • E se Ranocchia non potesse giocare?

    Già, fatto curioso, sicuramente caro a Dom, che andrebbe risolto in tempi brevi dalla lega, che dici!?

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