Autore: Andrew

  • L’Assist nel Gioco Del Fantacalcio

    Fantacalcio Pro

    Molti di noi, te che leggi SFantacalcio incluso, specie se sei un utente accanito dello SFanta-Forum, prediliggiamo una versione Pro del Fantacalcio, ovvero una versione un po’ diversa dalla classica che prevede l’aggiunta di alcune varianti per rendere il gioco più bello del mondo dopo il calcio ancora più accattivante.

    Una variante di queste, oramai storica, tanto da poter essere probabilmente inclusa nel Fantacalcisto classico, è l’assist.

    Cos’è un Assist

    L’assist nel gioco del calcio è un passaggio che “assiste” la realizzazione di un gol e viene attribuito per premiare la creazione dell’azione da gol stessa.

    L’assist è accreditato al giocatore il cui ultimo passaggio (anche da calcio d’angolo o di punizione) porta un proprio compagno a segnare.

    Potrebbe essere considerato assist anche quello derivato da un’azione nella quale ci si procura un calcio di rigore che poi viene trasformato. Questo non vale nel caso di un calcio di punizione.

    Non tutti le azioni che terminano con un gol implicano la presenza di un assist: se il marcatore è autore di un’azione personale oppure dopo aver ricevuto il passaggio da un compagno ha dovuto dribblare un avversario, l’azione è considerata priva di assist.

    Cos’è un Assist al Fantacalcio

    L’assist nel fantacalcio è diverso in qualche sfumatura.
    Normalmente l’accredito di un assist ad un fanta-giocatore viene riconosciuto in un bonus di un punto da aggiungere al voto in pagella dello stesso.
    In sostanza chi fa un assist prende un +1.

    Rispetto all’assistenza prevista per il calcio, l’assist fantacalcisto non viene accreditato, generalmente, in occasione di calci piazzati (o da fermo) come calcio di punizione, calcio d’angolo, rinvio dal fondo o rimessa laterale.

    Nel caso in cui il marcatore è autore di azione personale o di dribbling dell’avversario dopo il passaggio “decisivo” ricevuto da un compagno di squadra, l’assist non sarà accredito.

    Nessun assist, inoltre, deriva conseguentemente ad un calcio di rigore procurato.

    Chi Accredita gli Assist?

    Ecco la variabile principale che riguarda questo argomento.

    In fase iniziale, quando si programma un fantacalcio, si delinea il suo regolamento o si decide quale regolamento già redatto utilizzare, è importante scegliere con attenzione la fonte (generalmente un quotidiano) che sarà utilizzata per prelevare le votazioni dei fanta-giocatori di giornata in giornata.

    L’assegnazione di bonus e malus da aggiungere ai voti dipenderà da tale scelta e di conseguenza lo stesso discorso varrà per gli assist.

    Altri articoli

    Vuoi leggere altro sugli assist?

    La Gazzetta dello Sport, uno dei quotidiani nazionali tra i più letti, uno dei più usati tra quelli che mettono a disposizioni voti e pagelle, offre ai suoi lettori la possibilità di giocare un fantacalcio (Magic Cup e altre varianti) gestito da votazioni e pagelle ufficiali dello stesso giornale.

  • Al Milan di Stroppa e Sità la Coppa Italia Primavera

    Direttamente dallo SFanta-Forum una notizia che rende la maggior parte degli utenti di SFantacalcio molto felici.

    Il Milan vince la finale di Coppa Italia Primavera 2009/2010 dopo il pareggio per 1-1 due settimane fa al Renzo Barbera di Palermo, e il 2-o del ritorno grazie ai gol di Verdi e Zigoni. Un gol per tempo che fanno del Milan la squadra vincente di questa competizione.

    Il Milan, si commenta sul forum, non vinceva questo trofeo da circa 25 anni, da quando in campo era presente Giovanni Stroppa, oggi allenatore della Primavera rossonera ma la felicità non sta nel fatto che tutti gli utenti di SFantacalcio sono rossoneri (fortunatamente ci sono tifosi di quasi tutte le squadre d’Italia pronti a darsi battaglia ogni giorno con sfottò e critiche di tutti i tipi).

    Il motivo principale di gioia che accompagna questa news è che a raggiungere l’obiettivo insieme a Stroppa è stato l’allenatore in seconda Francesco Sità (in foto, con lo zoom), grande amico di parte degli utenti di SFantacalcio.

    Aspettando il commento di Francesco non possiamo che inviargli i nostri complimenti e i migliori auguri per il prossimo obiettivo (lo scudetto :P) attravero il sito.

    Che questo sia solo l’inizio,

    Lo SFanta Team, gli utenti del Forum e tutti i fedelissimi lettori.

  • Il FantaTOP e il FantaFLOP della 33esima

    Probabilmente dal prossimo anno sarà una rubrica settimanale ma per ora, mi piace pensare a questo singolo articolo come ad una giusta certificazione da dare al migliore e al peggiore della giornata appena trascorsa.

    Certo, potremmo stilare una classifica finale, per capire, una volta di più, la differenza tra i due livelli, calcistico e fantacalcistico: un giocatore non fortissimo a livello calcistico, preso singolarmente, potrebbe infatti benissimamente dimostrarsi un giocatore utilissimo a livello fantacalcistico.

    Il FantaTOP

    Con una media voto di 13.5 è Ghezzal il migliore di giornata.

    Scommetto che non in tutti i fantacalci è stato impegato, anche perché spesso non è stato titolare durante la stagione. Un 7.5 della gazzetta, un 7 del corriere e un 8 del tutto fanno la media del 7.5 che sommata al +6 di bonus della doppietta rifilata al Bari (due gol bellissimi, specie il secondo pallonetto d’autore), dà il risultato finale.

    Miccoli, autore di una doppietta in rimonta al Chievo – il suo primo gol (il secondo del Parlemo) risulta per altro come il gol vittoria (+1 ma solo per chi lo considera) perché il terzo gol del Palermo è il secondo della sua personale doppietta – arriva ad una media voto del 7.5 (voto identico per GS, CS e TS) che, sommata ai 5.5 di bonus (è stato ammonito oltre ai due gol), dà il totale di 13, mezzo punto in meno di Ghezzal e qualcosa in più di Borriello (12.833).

    Il FantaFLOP

    Il peggiore, come spesso accade, è un portiere. La colpa è quindi da dividere con la difesa ma, se non si usano modificatori particolari per il portiere, non tutti infatti giocano una versione Pro del Fantacalcio, si possono facilmente individuare, analizzando tutta una stagione, i portieri che era meglio lasciare svincolati.

    Nella giornata in questione il peggior in assoluto è Consigli, complice la papera del primo gol sul tiro di Vucinic: i suoi voti, un 4 (GS), un  5 (CS) e un 4 (TS) danno una media (4.333) che è più bassa addirittura di quella del 4.5 di Biava e del 4.75 di Cigarini.

    I due gol subiti da Consigli gli regalano, per modo di dire, un 2.333, a parimerito con quello di De Sanctis che, seppur con una miglior media, un 5 (GS), un  6 (CS) e un 5 (TS), ha subito, causa la difesa traballante del Napoli, ben 3 gol.

    Nota sui voti

    Da notare i voti del Napoli dati dalla gazzetta, scandalosamente bassi rispetto alla prestazione generale della squadra che ha dominato la partita, seppur perdendola proprio alla fine.

    Ecco perché ti consiglio sempre di utilizzare una media voto tra giornali per giocare un fantacalcio più giusto.

  • Il Pre-Partita del 2° SFantaDerby Pasquale

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    Il Pre-partita del 2° SFantaDerby Ufficiale di SFantacalcio, giocato in periodo Pasquale, con tutti i protagonisti del match o quasi.

  • “Giochi” Preziosi, Messi Scartati

    L’hai sentito l’invervento del Presidente Enrico Preziosi a Sky Sport 24?

    Si parlava di un certo Lionel Messi, si celebrava il suo talento.

    Ecco il video:

    Come hai potuto ascoltare il Presidente afferma che Messi fu scartato dal Como, forse per voler rivendicare il titolo di scopritore del fenomeno. argentino.

    Come sempre succede le società italiane hanno sempre interesse per i giocatori più pronti e si pensa sempre poco ad investire per il futuro. Così è sfumato l’affare Messi. Mi ricordo che c’era anche quella voce che era troppo piccinin.

    Ovviamente “non per scaricare la colpa“, il “fenomeno” non fu lui ma qualcuno del settore giovanile che si occupava “delle cose dei ragazzi giovani“.

    Le fonti ufficiali riportano che Messi alla fine dell’anno 2000, a 13 anni quindi, arrivò a Barcellona.

    Anche Cristina Cubero, inviata di El Mundo Deportivo, sembra smentire la versione dell’imprenditore aggiungendo il particolare aneddoto sul suo mentore Charlie Rexach, che, per paura di perdere un simile talento, fece firmare a Messi il primo contratto su un tovagliolo di carta.

    Adesso mi chiedo, sarà una cazzata quella di Preziosi?

    Possibile che dal Barcellona, dopo quello che fece il ds Rexach, si spostò in Italia, a Como, per fare un provino?

    Chissà a quest’ora il Como…

  • Calciopoli Finirà Mai?

    Da un po’ di giorni sul Forum di SFantacalcio si seguono le vicende dell’ultimo periodo su quel famoso processo che sembra non aver mai fine.

    Da tifoso, e lettore che non si stanca mai di leggere, non riesco a placare la confusione che continuamente mi perseguita se penso al calcio, non riesco a fare a meno di cercare una risposta ad un milione di domande e quesiti che sono tornati, sembrerebbe, di moda.

    Con un’ultima intercettazione, facilmente reperibile sul web, uscita fuori in questi giorni, le domande e la mia perplessità sono aumentate notevolmente.

    Odio i ricordi, normalmente, quindi mi son fatto aiutare da Mario Incandenza dell’Associazione Ju29ro Team per chiarire qualche cosa.

    Vado al dunque.

    27 ottobre 2008, rito abbreviato su Calciopoli

    In risposta agli imputati che sostenevano che “tutti parlavano con tutti” il pm Narducci afferma:

    Balle smentite dai fatti. Piaccia o non piaccia agli imputati non ci sono mai telefonate tra Bergamo, o Pairetto, con il signor Moratti, o con il signor Sensi, o con il signor Campedelli.
    Ci sono solo quelle persone, perchè solo quelle colloquiavano con i poteri del calcio.
    I cellulari erano intercettati 24 ore su 24: le evidenze dei fatti dicono che non è vero che ogni dirigente telefonava a Bergamo, a Pairetto, a Mazzini, o a Lanese: le persone che hanno stabilito un rapporto con questi si chiamano Moggi, Giraudo, Foti, Lotito, Andrea Della Valle e Diego Della Valle”.

    23 marzo 2010, Napoli – Controesame del teste Auricchio

    L’avvocato Prioreschi chiede perché non ci sono le telefonate tra Bergamo e Moratti.
    Auricchio: Non lo so, non so dare spiegazioni
    PM: E’ l’avvocato che lo dice, ma non può dimostrare nulla
    Auricchio: Tutte le telefonate intercettate sono state riportate, e quelle che non sono state riportate sono state compendiate. Facchetti avrà chiamato su altro numero.

    9 gennaio 2005 ore 12:53 poco prima di Inter-Sampdoria 3-2 (colloquio tra lo scomparso Giacinto Facchetti e il designatore Paolo Bergamo, saltato fuori solo 4 anni dopo)

    Facchetti: Pronto Paolo, sono Facchetti.
    Bergamo: Buongiorno Giacinto.
    Facchetti: Sto andando allo stadio l’ho detto con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una certa disponibilità. L’ho detto con i giocatori, con Mancini e gli altri.
    Bergamo: Vedrai che sarà una bella partita.
    Facchetti: Va bene.
    Bergamo: Viene predisposto (Bertini ndr) a fare una bella partita.
    Facchetti: Si si, va bene.
    Bergamo: È una sfida che vedrai la vinciamo insieme.
    Facchetti: Volevo solo dirti che l’ho fatto (riferendosi al fatto che ha parlato alla squadra per non tenere un atteggiamento sbagliato nei confronti di Bertini ndr).
    Bergamo: Vedrai che le cose andranno per il verso giusto poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia, a fare i risultati, fa morale….

    Sarà interessante vedere come opinionisti e editorialisti, che 4 anni fa mi raccontarono (non di persona) molte stupidaggini, tenteranno di arrampircarsi sugli specchi.

    Confusione

    Beh, mi aiuto anche con qualche altra fonte per ricordare le parole di Moratti,

    di oggi, arrabiato e duro:

    «Il tentativo di coinvolgere l’Inter in questa storia è una vergogna; non sarebbe nemmeno da sottolineare che questo è un ribaltamento ridicolo, che offende e che non ci lascia per niente indifferenti, perché è veramente una cosa orrenda. Io capisco che chi si deve difendere faccia di tutto; per questo mi dispiace di più per chi lo segue, anche sulla stampa e alla televisione, sperando che ci sia qualcosa. Questo lo trovo veramente molto offensivo».

    e di qualche anno fa, a giugno 2006:

    «Penso agli investimenti fatti in questi undici anni e non parlo soltanto dell’aspetto economico, che pure non è stato cosa da poco, ma anche delle domeniche di sofferenza e di ansia per la squadra. E alla sensazione che qualcosa non funzionasse, senza mai riuscire ad arrivare al cuore del problema. Qui sono stati presi in giro soprattutto i tifosi».

    Ed era stato chiaro nel reclamare lo scudetto 2006:

    «Non darlo significherebbe che tutti sono colpevoli».

    In questi quattro anni, Moratti non ha mai cambiato idea.

    Si aggiunge – o NON si aggiunge, a te la scelta – il silenzio di Galliani sulle trascrizioni di queste ore che stanno coinvolgendo anche il Milan, già punito nella prima fase di Calciopoli:

    «Dopo l’estate del 2006, che mi diede molte sofferenze, feci il giuramento di non parlare più delle vicende di quattro anni fa. Quindi, non voglio commentare una pagina particolarissimissima del calcio italiano. Taccio e non si sbaglia mai».

    Insomma non riesco a capirci granché, molta confusione.

    Una serie di domande mi saltano in testa

    La prima riguarda la tempistica di queste nuove intercettazioni: quando si è trattato di Moggi, hanno trascritto anche quella tra lui e la moglie sul panettone da portare a cena a casa di Pairetto. Perché queste escono fuori solo ora?

    Una telefonata come questa sopra tra Facchetti e Bergamo, nel clima del 2006, sarebbe stata interpretata come prova di illecita commistione tra dirigenti di club e dirigenti arbitrali?

    Frasi come “viene predisposto a fare una bella partita“, o “E’ una sfida che vedrai la vinciamo insieme” detto alle 12:53, due ora prima dell’inizio della partita, se dette da Luciano Moggi (per la cronaca non esistono telefonate di Moggi di questo tenore, forse era più furbo) che senso avrebbero avuto?

    Chiamare i designatori era lecito o non era lecito? O meglio, a quei tempi era lecito e lo facevano tutti? Adesso esce fuori? Perché prima non era così, non lo è stato finché non sono cominciate a uscire queste nuove intercettazioni?
    Prima si negava? Si mentiva?

    Perché dopo Farsopoli viene cambiato il Codice di Giustizia Sportiva proibendo questo tipo di contatti?

  • Ah, Come Mancherà Maurizio Mosca

    Lo ricordi sicuramente per il suo famosissimo “Ah, come gioca Del Piero!”

    Sono quasi commosso, dispiaciuto, sebbene non lo conoscessi di persona, per la scomparsa di Maurizio Mosca, 70 anni.

    Maurizio è mancato oggi, 3 aprile, a Pavia, ancora non conosciute le cause del decesso.

    Non l’ho mai valutato come un grande giornalista e oggi stesso in TV, nel saluto di Guida al Campionato, Mino Taveri – lui si uno dei più grandi giornalisti italiani – ha spiegato come normalmente non si facesse vedere in televisione per le qualità giornalistiche che realmente possedeva.

    Tutti, nessuno escluso, in redazione, stravedevano per lui.

    In ogni caso, a prescindere dal giornalista, era sicuro uno dei personaggi più piacevoli che “girava” in televisione e nel mondo del calcio italiano, uno di quelli che ti faceva venir voglia di discutere e divertirti dietro allo sport più bello del mondo.

    La Carriera

    Lavora per prima al quotidiano La Notte per poi passare alla Gazzetta dello Sport, dove rimane per vent’anni.

    Dirige il periodico calcistico Supergol ed passa poi alla tv sulle reti Mediaset e regionali.

    Alla fine degli anni Ottanta è protagonista a Calciomania con Cesare Cadeo e Paola Perego, allora moglie di Andrea Carnevale.

    A Mediaset lo ricordiamo per la presenza a Guida al Campionato, oggi stesso stavamo aspettanodo di vedere il suo celebre Pendolino e sentire qualche nuova “bomba”, spesso inventata di sana pianta.

    Da ricordare L’appello del martedì, trasmissione durante la quale andava in scena vestito con toga e copricapo da magistrato, “celebri alcuni suoi siparietti con Herrera e Zeffirelli”, i siparietti divertenti al Processo di Biscardi e le sue trasmissioni sulle reti private.

    In ultimo le ospitate a Studio Sport: con foglio di carta in mano leggeva il suo punto personale sul calcio italiano.

    La Persona

    Maurizio Mosca è descritto come una persona gentilissima e disponibile, espressione del calcio divertente.

    Amava lo spettacolo, oltre a farlo personalmente, amava i giocatori che lo creavano, quelli di classe, e creava tormentoni e campagne del bel gioco per sponsorizzarli. Riusciva a stemperare le tensioni con tanta allegria, non tutti nel suo campo ne sono capaci ancora oggi.

    Ciao Maurizio, grazie per i tuoi show, per le tue sceneggiate, per i tuoi tormentoni!

    Una cosa è certa, mi mancherai!

    Come mancherai a tutto i tifosi del calcio italiano!

  • Scuola Calcio New Team e la Classifica si Accorcia

    Scossa al Campionato in LFM dopo lo stop delle prime della classe.

    Lodo Pennetto è autore del colpaccio in casa Alcool Team. Decisiva per lui la vittoria per agguantare il terzo posto, aspettando la partita sulla carta facile contro il New Team. In realtà la vittoria, seppur importantissima, serve poco visto che la marcia della JuveCatanzaro continua: 3 a 1 secco ai danni di B&L.

    La partita che crea scalpore è però quella tra l’ultima della classe e l’F.C. Inter. Brutta e amara sconfitta per quest’ultima che non perde tuttavia la cima della classifica grazie alla sconfitta della prima della classe.

    Ancora giochi aperti dunque: pur escludendo le impossibili rimonte i posti sul podio sono ancora incerti e non assegnati.

  • Il Catanzaro Meglio di Tutti

    Basta fare una rapida ricerca sul web per scoprire qual è la squadra con miglior rendimento tra quelle professionistiche italiane.

    Si è posto questa domanda il Corriere dello Sport e affidandosi alle tesi inconfutabili di numeri e classifiche ha scoperto che è il Catanzaro di Gaetano Auteri, capolista in Lega Pro 2.

    A livello di vittorie è la squadra messa meglio nello stivale, i ragazzi di Auteri infatti hanno vinto 18 volte facendo meglio dell’Inter in Serie A, attualmente a quota 17, e dell’altra milanese, il Milan, a quota 16.

    Le statistiche indicano dunque che la squadra dell’ex tecnico del Gallipoli ha la migliore media punti italiana (2.28).

    Il segreto di questo record va pescato allo Stadio Nicola Ceravolo.

    La compagine calabrese ha un impressionante tabellino di marcia in casa: punteggio pieno con 13 vittorie su 13 partite (nessuno ha fatto meglio) e ben 30 gol (secondo solo al Genoa che a Marassi ha segnato 32 volte) e solamente 6 gol subiti.

    Dopo due stagioni (compresa questa) in Seconda Divisione, il Catanzaro è pronto a fare il proprio ritorno nell’ex Serie C1, adesso chiamata Prima Divisione. La possibile promozione di questa stagione in casa giallorossa però sa soltanto di passaggio, l’obiettivo infatti è quello di salire ancora.

    Altro?

    L’attacco segna più di quello del Milan (ad oggi 48 gol contro i 46 rossoneri).

    Valutando le reti segnate in totale, meglio dell’attacco giallorosso ha fatto soltanto l’Inter con 52 realizzazioni.
    I Bomber Longoni, Mosciaro e Montella quindi, meglio di Pato, Ronaldinho e Borriello.

    Ovviamente il primo posto catanzarese nel raggruppamento C della Seconda Divisione non è solo frutto di questi numeri ma anche della continuità avuta durante la stagione. Diverse volte infatti sono stati messi in serie risultati utili e squadre come Juve Stabia, Cisco Roma e Gela sembrano non riuscire a tener testa.

    E’ un Catanzaro da record! Nessuno tra i professionisti come la capolista giallorossa calabrese.

  • E se Pastore giocasse a Milano?

    Normalmente parlo di talenti del gioco del calcio, a prescindere dai colori della maglia indossata, a prescindere dal tifo personale, a prescindere da qualsiasi altra considerazione extra.

    Parlo di talenti del gioco del calcio e basta. Probabilmente per cercare di dimenticare gli ultimi anni il più in fretta possibile, gli anni passati che hanno visto un calo vertiginoso del nostro calcio, il calcio italiano, a partire dallo scandalo del 2006 e continuando con prestazioni europee non proprio all’altezza.

    Di questi ho parlato qualche tempo fa, definendo le iniziali del baby-jolly Pato e chiedendomi se non fosse meglio per il fenomeno Balotelli cambiare aria.

    Normalmente dicevo.

    Leggendo i giornali del lunedì mattina, la solita rassegna stampa via web naturalmente (se vuoi evitare di spendere soldi in edicola chiedimi come fare ;)), mi è passato per la testa immediatamente un flash di un ottimo articolo di Conky di qualche tempo fa.

    Incoraggiati dall’appartenenza di un calciatore al proprio organico fantacalcistico – diceva Conky – si impiega poco a capire quando nella valutazione giornalistica di un giocatore, talvota di un talento del gioco del calcio, ci si mette di mezzo l’idiozia.

    Il protagonista in questione è tale argentino di origini italiane, trequartista del Palermo, Javier Matías Pastore, uno dei Sette magnifici giocatori di maggior prospettiva nel mondo (lo dice il semestrale Champions, magazine ufficiale della UEFA Champions League, non io), a proposito di talenti.

    Certo non avrei mai voluto parlare di lui prendendo come spunto un 5 della Gazzetta, un 7 del Corriere e un 6 del TuttoSport ma avendo visto la partita, avendolo nel fanta-organico di quest’anno, la grottesca valutazione del giocatore non poteva passarmi sott’occhio.

    Non ha iniziato alla grande all’esordio nel massimo campionato italiano – sicuramente non ha trovato un allenatore in grado di inserirlo gradualmente come si fa con un giovane e come è stato fatto successivamente – e non ha dimostrato tecnica ed eleganza, dribblig e grande abilità nell’uno contro uno, capacità di verticalizzazione e soprattutto confidenza con il gol, punti cardine degni dei migliori curricula di calciatori promesse, talenti nascenti. Lui stesso è stato presentato al pubblico rosanero con uno di questi.

    Dal mercato di gennaio – da quando Simplicio è stato avvicinato alla Roma per fine stagione, poi ad un prestito dell’ultimo minuto all’Inter, sarà stata una coincidenza – Javier Matìas Pastore ha iniziato ad avere pian piano sempre più spazio, più liberta d’espressione (ricordo ancora quando entrava a partita in corso e il mister gli gridava: “gioca dove vuoi e fai quello che sai fare!”), sono arrivati primo gol e prestazioni di buon livello una dopo l’altra.

    Il Palermo di questi tempi esprime forse il più bel gioco nel campionato italiano (partita contro la Juventus esclusa) e parte del merito è proprio del giovante talento dell’89.

    Ora, come è lecito domandarsi perché mai, per un semplice rigore sbagliato, un giocatore viene valutato malamente a prescindere dalla sua reale partita complessiva, oggi mi chiedo come sia possibile che, di uno stesso giocatore, un giornalista veda una prestazione pessima, un altro giornalista una prestazione egregia e un altro ancora una prestazione sufficiente.

    I giornalisti continuano a non considerare forse l’importanza dell’assegnare correttamente i voti, oggi superiore rispetto a ieri?

    O non si scelgono i giornalisti migliori, non di parte magari, per arrivare ad una uniformità di giudizio che noi fantallenatori sognamo settimanalmente?

    Certo, come ho sempre sostenuto, si gioca un fantacalcio più giusto con la media voti, ma notare delle madornali differenze di valutazione farà sempre discutere e polemizzare.

    E incazzare una bestia se non fai al fantacalcio i punti che meriti.