In principio fu il “Giglio” di Reggio Emilia, che ad oggi rimane l’unico esempio di stadio di proprietà del calcio italiano.
Autore: Domenico Concolino
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[Prima settimana] Il CalcioMercato UFFICIALE in sintesi!
Federico Macheda non può ancora debuttare con la maglia della Sampdoria. Per l’ultimo arrivato manca infatti il transfer dall’Inghilterra. Il rischio per la Samp è di non poterlo schierare contro Roma e Lazio.
ULTIMO AGGIORNAMENTO: 7 Gennaio 2011 – ore 14! La sessione rimarrà aperta fino alle ore 19 del prossimo 31 gennaio.
BARI
Acquisti: Glik (Palermo), Bonvissuto (Ascoli), Okaka (Roma)
Cessioni: Bonvissuto (Sorrento)
BRESCIA
Acquisti: Lanzafame (Juventus), Miljevic (Paok Salonicco).
Cessioni:
BOLOGNA
Acquisti:
Cessioni:
CAGLIARI
Acquisti:
Cessioni: Biasi (Frosinone).
CATANIA
Acquisti:
Cessioni: Barrientos (Estudiantes).
CESENA
Acquisti: Sammarco (Sampdoria).
Cessioni: Ighalo (Udinese).
CHIEVO
Acquisti:
Cessioni:
FIORENTINA
Acquisti:
Cessioni: Papa Waigo (Grosseto).
GENOA
Acquisti: Antonelli (Parma), Paloschi (Parma), Jelenic (Koper), Hallenius (Hammarby), Tuncara Gomes (Belenenses), Kucka (Sparta Praga).
Cessioni: Ranocchia (Inter), Tomovic (Lecce), Modesto (Parma), Palladino (Parma).
INTER
Acquisti: Ranocchia (Genoa).
Cessioni:
JUVENTUS
Acquisti:
Cessioni: Lanzafame (Brescia).
LAZIO
Acquisti:
Cessioni:
LECCE
Acquisti: Tomovic (Genoa).
Cessioni:
MILAN
Acquisti: Cassano (Sampdoria).
Cessioni:
NAPOLI
Acquisti:
Cessioni:
PALERMO
Acquisti: Andjelkovic (Maribor), Kurtic (Nova Gorica).
Cessioni: Glik (Bari).
PARMA
Acquisti: Palladino (Genoa), Modesto (Genoa), Calvo (Aris Salonicco).
Cessioni: Antonelli (Genoa), Paloschi (Genoa).
ROMA
Acquisti:
Cessioni: Baptista (Malaga), Okaka (Bari)
SAMPDORIA
Acquisti: Macheda (Manchester United).
Cessioni: Cassano (Milan), Rossini (Sassuolo), Sammarco (Cesena), Fiorillo (Spezia)
UDINESE
Acquisti: Ighalo (Cesena).
Cessioni: Ighalo (Granada), Berget (Stromsgodset).
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Facciamo chiarezza: Eto’o è squalificato
Si legge da più parti un po’ d’incertezza circa l’utilizzabilità o meno di Samuel Eto’o nella prossima sfida con il Napoli del 6 gennaio.
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Al Bologna tolgono i punti… a Eto’o la multa!
In atteso di notizie dalla disciplinare ho rinviato di qualche giorno la nostra rubrica “NOI..f siamo il fantacalcio”.
Sul versante prettamente disciplinare la Corte, riunitasi nel pomeriggio di oggi a Roma, ha parzialmente accolto il ricorso presentato dall’Inter, senza togliere le 3 giornate di squalifica ma, annullando la sanzione economica inflitta a Samuel Eto’o per la testata a Cesar durante la partita contro il Chievo (30mila euro).Respinto, invece, il ricorso presentato dalla Fiorentina contro la squalifica di due turni a Kroldrup.
La notizia più clamorosa è pero quella legata alla penalizzazione del Bologna, per i noti problemi finanziari: 1 punto in meno in classifica – da scontare nel campionato in corso – e inibizione di 6 mesi per il presidente Porceddda, nonché inibizione di 6 mesi anche per Silvino Marras, amministratore delegato, il tutto “per la mancata attestazione del pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti della mensilità di maggio e giugno 2010“.
Ma non finisce qui, il Bologna rischia infatti altri due 2 di penalizzazione per il mancato pagamento degli stipendi.
Per un torneo che rischia di essere sconvolto in coda, c’è una squadra di vertice (la Juventus) che inventa una curiosa novità:
Dopo la multina (così l’ha definita la società viola) di 40mila euro inflitta per il lancio di petardi nella sfida con la Fiorentina, costata anche il ferimento di un tifoso ospite (vedi foto), la società bianconera ha «dato mandato ai propri legali di procedere con querela contro ignoti per i fatti avvenuti in occasione della partita con la Fiorentina. L’obiettivo è mettere in condizione le Autorità di individuare sia i responsabili dello scoppio di petardi sia gli autori dei numerosi atti vandalici avvenuti nel settore ospiti».Un modo nuovo per recuperare i soldi per pagare la multina!
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Il consolidato orientamento interpretativo…
Tre giornate ad Eto’o, cinque a Chevanton, una a Maxi Lopez e zero a Cesar. Una sfilza di decisioni sulle quali costruire un commento che sia, regolamento alla mano, facilmente comprensibile.
Partiamo dall’interista, caso che ha suscitato più clamore, perché ricorda il duello Materazzi-Zidane della finale mondiale del 2006. Tre giornate al camerunense, sanno di via di mezzo tra i minimo (2) e il massimo (4 e non 5 come erroneamente segnalato da alcune testate – manca la recidiva specifica) previsto in questi casi dal regolamento federale.
Il Giudice Tosel dice: “In attesa della ripresa del giuoco, Cesar si portava nei pressi della propria area di rigore e, in tale frangente, veniva raggiunto dall’attaccante interista che, con mossa repentina, chinando in avanti il capo, lo colpiva con una testata al petto, facendolo cadere dolorante al suolo.
L’Arbitro non adottava alcun provvedimento disciplinare in quanto la sua attenzione, e quella dei suoi collaboratori, era comprensibilmente rivolta a controllare altre zone del terreno di giuoco come precisato, a richiesta di questo Ufficio, con e-mail pervenuta alle ore 15.01 del 22 novembre 2010. Ritiene questo Giudice che il riprovevole gesto compiuto dal calciatore nero-azzurro integri gli estremi di quella “condotta violenta” che, per consolidato orientamento interpretativo, è connotata dall’intenzionalità e dalla potenzialità lesiva: palese è infatti il preordinato intento di colpire l’avversario e parimenti evidente è l’energia impressa al colpo inferto“.Ineccepibile la squalifica, ineccepibile la ricostruzione dell’evento. Cosa non va?
L’aver ignorato la provocazione di Cesar (a Materazzi costò due giornate). Se non come base per la squalifica impossibile del clivense, il suo comportamento è stato insindacabilmente valutato dal Direttore di gara, almeno come attenuante, prevista dal regolamento ma non applicata nel caso di specie. L’inter, a mio avviso, farà ricorso sul punto anche se in questi casi sarebbe meglio accettare, multare l’attaccante e dare un segno di serietà.
Altra questione, l’attenzione dei collaboratori che era “comprensibilmente rivolta a controllare altre zone del terreno di giuoco”. Allora perché 4 arbitri in campo, se tutti guardano altrove?A mio avviso, giuste 2-3 giornate per Eto’o, ma serviva la squalifica di 1-2 giornate anche per Cesar, superando lo stallo regolamentare, perché il consolidato “orientamento interpretativo” che cita Tosel consente – a volte, a piacimento – di violare il punto sulle simulazioni, pur se insindacabilmente valutate dal Direttore di gara (vedi Krasic n.d.r.).
Cinque giornate per la cassanata di Chevanton, sembrano più che giuste.
Ricordate Sampdoria-Torino del 2 marzo 2008, dopo aver segnato il 2-2, Cassano, venne espulso all’87’ per proteste: uscendo dal campo, dopo aver ripetutamente insultato l’arbitro Pierpaoli, si tolse la maglietta e gliela lanciò addosso, per poi dirigersi verso il tunnel d’accesso agli spogliatoi minacciandolo con un “Ti aspetto fuori”.
Anche per lui ci furono cinque giornate. Se non altro pare esserci equità di giudizio, se non fosse che l’episodio del leccese ha anche il connotato più grave della violenza: “ per avere, al 37° del primo tempo, disinteressandosi dell’azione di giuoco, colpito con un violento calcio un avversario, dopo averlo rincorso per una trentina di metri; per avere inoltre, all’atto della consequenziale espulsione, rivolto all’arbitro un pesante insulto, togliendosi quindi la maglia, scagliandola in direzione del Direttore di gara e reiterando le proteste anche nei confronti del Quarto Ufficiale. per avere, al 37° del primo tempo, disinteressandosi dell’azione di giuoco, colpito con un violento calcio un avversario, dopo averlo rincorso per una trentina di metri; per avere inoltre, all’atto della consequenziale espulsione, rivolto all’Arbitro un pesante insulto, togliendosi quindi la maglia, scagliandola in direzione del Direttore di gara e reiterando le proteste anche nei confronti del Quarto Ufficiale“.Rimane il problema Maxi Lopez, con evidente utilizzo di due pesi e due misure. Perché?
Ricordate il caso Sneijder nel derby dello scorso anno? Ebbene per un applauso ironico e senza insulti si beccò due giornate.
Per il catanese solo una giornata, nonostante si scriva: “per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara (Quinta sanzione); per avere, al 33° del secondo tempo, all’atto di un’ammonizione, rivolto all’Arbitro un ironico applauso e quindi, dopo la consequenziale espulsione, contestato la decisione arbitrale con ulteriori espressioni di protesta rivolte ad un Assistente”.
Giudicate voi.Infine, mi piace chiudere con una parentesi europea e lasciare un quesito.
Mi riferisco alle autoespulsioni inventate da Mourinho (quanto mi manca).
A 10 minuti dalla fine di una partita ferma sul 4-0, che già vale la qualificazione agli ottavi di Champions con il primo posto in classifica, suggerisce ai suoi diffidati di farsi sbattere fuori.
Un rosso oggi uguale a zero gialli domani.
C’è un precedente, nel 2008 il Lione diede lo stesso ordine di scuderia a Juninho e Cris: 10 mila euro di multa.
Soldi che “peseranno” senz’altro sulle tasche dei blancos! -
Il mio Maradona aveva i baffi, un piedino di fata e “tirava”… dalla bandierina!
Era una domenica di settembre del 1986, a casa di mia nonna Annunziata c’era riunita tutta la famiglia. Pasta al forno, patate e peperoni, polpettone ripieno, tanto vino e il solito immancabile morzello. Sì, lo ammetto, a Catanzaro non si bada molto alla linea quando arriva la domenica. (altro…)
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Burdisso “graziato”… e il Milan dà lezioni a Braschi
Ritorna la mia personale rubrica, “Il regolamento siamo NOIF”. Vi era mancata? Spero di sì, anche perché la sana polemica non può mancare, altrimenti non è calcio.
Burdisso, su Conti la condotta non era violenta
No, non state leggendo un’eresia, essendo questa riportata dal referto arbitrale. Se avete visto quel fallo rimarrete a bocca aperta nel leggere le decisioni del Giudice Sportivo Tosel: “per avere, al 21° del primo tempo, commesso un grave fallo di giuoco con conseguenze lesive per il calciatore avversario“.
Non sono stati ravvisati gli estremi della “condotta violenta” e, quindi, non sono state applicate le sanzioni previste dall’art. 19, comma 4, lettere b) o c) del Codice di Giustizia Sportiva, che prevedono, quale pena minima, la squalifica rispettivamente per 3 o 5 giornate. Per la cronaca, in questo modo, il calciatore Nicolas Burdisso parteciperà all’incontro Roma-Inter valido per la 5° giornata del Campionato di Serie A.Quale la differenza?
La condotta violenta (o particolarmente violenta) deve essere punita con tre o cinque giornate di squalifica (art. 19, comma 4, lettere b e c). “Un calciatore si rende colpevole di condotta violenta se, in mancanza di alcuna contesa per il pallone, usa vigoria sproporzionata o brutalità nei confronti un avversario“.
Il fallo (o il grave fallo) di gioco, invece, con conseguente espulsione, comporta una (o due, con l’aggravante) giornate di stop. “Il grave fallo di gioco (può avvenire soltanto con il pallone in gioco): si ha quando un calciatore fa uso di forza eccessiva nei confronti di un avversario, cercando di giocare il pallone e compiendo un intervento di fronte, di lato o di dietro, con una o entrambe le gambe, mettendo in pericolo l’integrità fisica dell’avversario“.Nel contesto, Burdisso cercava di evitare un gol, non certamente di spezzare una gamba all’avversario. La decisione appare corretta.
La giornata delle polemiche via comunicato
Giornata di polemiche e comunicati. La Fiorentina si lamenta con gli arbitri e chiede maggiore protezione, l’Inter (non apertamente) fa capire di essere stizzita per la “grazia” a Burdisso. Ma chi va oltre è il Milan che, dopo la discussione Galliani – Braschi sulle tribune di Cesena, fornisce delle vere e proprie lezioni sull’interpretazione del fuorigioco.
Si legge testualmente “Senza ulteriori commenti”: “Sul Sito ufficiale della Fifa, fifa.com, è pubblicato il documento Refereeing Teaching Material (Materiale didattico per l’arbitraggio). Alla Law 6 (Regola 6), capitolo The Assistant Referee (l’Assistente Arbitrale), è scritta con chiarezza la seguente frase: If an assistant referee is not totally sure about an offside offence, the flag should not be raised. Ovvero: se un assistente arbitrale non è totalmente sicuro circa una situazione offensiva di fuorigioco, la bandierina non dovrebbe essere alzata”.
E’ una mia “vecchia” battaglia, concordo con il Milan.
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Executive, da oggi si torna a parlare di calcio
Partita ufficialmente la nuova stagione 2010/2011, si entra nel vivo delle trattative.
Parte oggi, realisticamente, la nuova stagione 2010/2011 con il calciomercato che sonda il terreno per le prossime avvincenti novità e nonostante si prospetti un basso profilo, non è detto non possano nascondersi clamorosi ritorni.
La rubrica “Voci di mercato“, guidata dal prode Pippo, entrerà nel vivo tra poco con succulente anticipazioni, ma già da ora la novità – ben visibile nella foto – niente più AtaHotel Quark, da quest’anno, sempre a Milano (ma in pieno centro cittadino), la sede prescelta è il lussuoso AtaHotel Executive.
Le date
Da oggi fino a venerdì questo effettivo assaggio, nel quale s’imposteranno i primi colloqui dal vivo con procuratori e dirigenti.
Il mercato è aperto ufficialmente dal primo di Luglio e si concluderà alle ore 19 del 31 agosto 2010
Oltre quella data, e fino al 31 marzo 2011, sarà possibile tesserare i giocatori con contratto scaduto o risolto al 30 giugno 2010.
La sessione invernale, invece, avrà inizio lunedì 3 gennaio 2011 e si concluderà alle ore 19 di lunedì 31 dello stesso mese.
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Rush finale, sarà corsa a quattro
Pipokkia, Lodo Pennetto, De Rossi 16 e Terenzio Brothers.
Quattro regine, quattro pretendenti a due diversi titoli dello Sfantamondiale (quanto al Culovic – leggi qui -).
L’ordine d’importanza non esiste, ma le gerarchie di ruolo mettono chiaramente in risalto quello del Mundial Max, che riguarda cioè la supremazia MAXIMA, la forza continua impressa nel corso dell’intero sfantamondiale; poi c’è il mundial-F1, quello delle strategie, quello della squadra più continua, maggiormente in grado di rimanere ai vertici nel corso del torneo; infine (non per importanza) il Mundial-Culovic, quello dei veri intenditori, di chi è in grado di pronosticare l’esatto andamento calcistico (più che fantacalcistico) del mondiale.
Ce n’è per tutti i gusti insomma, in un mondiale che non resterà di certo nei nostri cuori per le gesta degli azzurri e del loro antipatico condottiero, ma che ricorderemo – tutti noi – per la tripletta di Higuain, le bombe di Sneijder, la papera di Green. Siamo all’ultima giornata, dai quarti alla finale.
Chi vincerà? Cerchiamo di comprendere il potenziale delle quattro compagini impegnate in Max ed F1, lasciando allo splendido lavoro di Scube le incombenze del Culovic.Pipokkia
Prima posizione confermata per quattro giornate di seguito nel MAX e attualmente alla guida con 302.75, con un residuo di 2.75 di vantaggio. Ha però perso la testa della classifica nel F1, dopo essere stata in cima per le prime tre giornate, staccata ora di un punto dai Terenzio. Occhi puntati su Villa, Higuain e Luis Fabiano in avanti. Muslera tra i pali e Ozil, Sneijder e la sorpresa Annan a centrocampo. Difesa solida brasiliana.
Terenzio Bros.
La squadra più attiva del torneo, in classifica ovunque, con due primi posti attuali (F1 e Culovic) e un secondo posto nel Max. Dopo un inizio a rilento, punto ora al triplete in stile Inter di Mourinho.
Anche qui si punta su Muslera tra i pali. Blocco sudamericano in difesa, con l’incognita Maicon che può fare la differenza. Centrocampo rafforzato dall’attesissimo Kakà e dal confermatissimo Iniesta. In avanti spazio a Villa, Higuain e Forlan.De Rossi 16
Col grande rimpianto Higuain, che nel giorno della sua tripletta è stato sostituito da Podolsky (rigore sbagliato), rimane ancora la speranza di agganciare il primato. Ma chissà quanti capelli saranno stati tirati via. Tra i pali si punta sull’Argentina, mentre in difesa occhio al goleador Juan. A centrocampo con Kakà e Sneijder c’è anche Xavi, mentre in attacco occhi puntati sulla sorpresa Suarez.
Lodo Pennetto
Una rincorsa che non può finire senza un ultimo disperato assalto. Le varianti più probabili saranno costituite dal portiere spagnolo Casillas e dall’inserimento di Iniesta a centrocampo, rinunciando però a Robben in avanti. Scelta poco comprensibile. Ma anche loro – a differenza di De Rossi e Pipokkia – puntano tutto su Forlan.
Sarà un gioco di strategie. Vinca il più astuto! Buon sfantamondiale a tutti!
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Da Lippi a Cannavaro… la vergogna di sentirsi italiano!
“Oggi è un giorno qualunque, oggi si vive comunque e non so perché…
Il tempo impone distanze, il tempo è fatto di assenze e non c’è un perché“.Forse le parole di Dolcenera non erano destinate all’Italia di Lippi, o meglio alla Lippi-bis – per evitare di incorrere nell’errore di dimenticare le notti magiche del 2006 -, ma rendono di sicuro l’idea di un’amarezza infinita, di una vergogna senza eguali, di un patriottismo che unisce – questa volta purtroppo – nel disprezzo unanime ad una nazionale indegna di rappresentarci.
Tutto sbagliato, sin dal principio, ma son cose dette e ridette. Sbagliate le convocazioni, sbagliato il nome dell’allenatore, perché i cavalli di ritorno non sono mai un successo, sbagliati i tempi dell’addio, sbagliata la preparazione di un mondiale ricco di insidie note, studiate, ripetute eppure… non evitate. Ultimi nel girone, come la Francia, come i vice Campioni del Mondo.
E i voti, in casa azzurra, sono bassi (quasi) per tutti.
Provo a darli io, alimentando dibattiti e discussioni, proponendo il tema più opinabile del mondo, per evitare un silenzio tombale sull’unanime accordo di una vergogna generalizzata.
Buffon senza voto, senza infamia ne lode. (si è salvato, suo malgrado)
Marchetti voto 5, Mi metto nei suoi panni, quelli di una giovane stella arrivato in Sud Africa per vivere un sogno all’ombra di una leggenda e che, invece, si ritrova con le gambe tremanti a fare il protagonista. (acerbo)
Cannavaro voto 1.5, Capitano di una barca che affonda. Primo ad abbandonare la nave. (vecchio)
Pazzini, Gilardino, Iaquinta voto 3, Se questo è il nostro attacco, credo che a casa sia rimasto di meglio. (inguardabili)
Chiellini, Montolivo, Maggio e Quagliarella voto 6,5, Le uniche note liete sono quelli che al Mondiale 2006 non c’erano. Deve far riflettere, avrebbe dovuto far riflettere. (rimpianto)
Lippi voto ZERO, Ha sbagliato tutto, ma non chiederà mai scusa fino in fondo. (odioso)
Per tutti gli altri sbizzarritevi nei commenti, ma un’ultima notazione mi sia consentita. Dopo 5′ della ripresa avevamo esaurito i tre cambi, modificato l’ennesimo modulo e inventata l’ennesima formazione diversa. Il mondiale non è un test di allenamento, è l’onore e l’orgoglio di rappresentare il sogno di una nazione. Nessuno dei convocati ha giocato ad alti livelli internazionali nella stagione appena conclusa. Non diamo la colpa al campionato italiano o al cambio generazionale: l’undici della Samp (tanto per dirne una) avrebbe fatto un sol boccone di Slovacchia, Paraguay e Nuova Zelanda. Non conta vincere o perdere, uscire agli ottavi o in finale ai rigori, conta l’orgoglio nazionale.
Quello lo hanno messo sotto i piedi. Ora, abbiano la decenza di rispettare la nostra delusione!