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Gli articoli di SFantacalcio da non perdere

  • Che fine ha fatto il “Presidente” Berlusconi?

    Stimolato da una discussione sul forum, scrivo alcuni pensieri che mi sono passati per la mente in questi giorni soprattutto dopo la débâcle dell’Old Trafford.

    Dal 1986 Silvio Berlusconi è il Presidente dell’A.C. Milan e praticamente, da quando ancora dovevo nascere, ha gettato le basi per rifondare una società che si era persa anche nella serie cadetta.

    Da qui è iniziata una serie innumerevole di successi che lo ha portato a diventare il Presidente più vincente della storia del calcio (dopo Bernabeu credo).
    Circondatosi di gente fidata fra scommesse e scoperte (Sacchi, Capello, Van Basten, etc…) ma anche fra grosse spese e grandi flop, ha portato la squadra milanese sul tetto d’europa per ben 5 volte (l’ultima nel 2007).

    Da quando è diventato per la seconda volta Presidente del Consiglio però si è via via allontanato dalla sua squadra, tant’è che visti i conflitti di interesse non è neanche più ufficialmente il massimo dirigente milanista.

    Ovviamente è ancora lui a mettere i soldi e allora, per coprire i buchi del bilancio e per via della crisi economica mondiale che sembra aver colpito anche lui (ci credete?!), da quest’anno la politica societaria milanista sembra esser cambiata.

    Quindi anche ad una delle squadri più forti e potenti del mondo fanno gola i 65 milioni di euro per un campione come Kakà. Nonostante ciò, si sono aggiunti gli addii del Capitano Maldini e di Mr Ancelotti, ma sopratutto i tifosi milanisti (me compreso) hanno dovuto sopportare una campagna acquisti al quanto deficitaria e priva di un senso logico.

    Ma il problema vero ora sembra essere quello delle dichiarazioni del Signor Berlusconi che prima con l’acquisto di Mancini e poi dichiarando che il suo allenatore non fa giocare bene la squadra, sembra andare contro l’operato dei suoi stessi dirigenti. In più ho la vaga sensazione che “Silvio” da pochi anni a questa parte si stia prendendo meriti (non suoi) quando la squadra vince (era lui a “dettare” le formazioni ad Ancelotti) e invece se ne lavi le mani quando i risultati non vanno come dovrebbero.

    E allora mi chiedo: è normale che un Presidente esterni tali pensieri alla stampa? O come penso io sarebbe stato più logico farlo presente in privata sede?

    Perchè se non ti va bene qualcosa, non prendi in mano la situazione per cambiarla? Oppure perchè non cedi la società che a parer tuo, ti sta facendo perder solo soldi?

    Come tutti i tifosi milanisti sarò il primo a “piangere” se un giorno il cavaliere dovesse abbandonare il Milan, ma non posso di certo pensare che una società abituata a questi livelli si possa accontentare dei piazzamenti e di non essere protagonista del mercato.

    A voi i commenti e le “soluzioni”.

  • Formula 1: Anno Nuovo Storia Vecchia?

    Mancano poche ore all’inizio della nuova e ”rivoluzionaria” stagione di Formula1 che con nuove regole, nuove squadre, nuovi piloti, clamorosi ritorni, storiche rivalità e nuove polemiche, si prospetta combattuta e combattiva come non mai.

    Sarà così? o come ogni anno ci sarà la solita auto ”lepre” che ammazzerà il campionato e sommistrerà un sonnifero da elefante ai poveri spettatori?
    Ma soprattutto, Michael schumacher si riconfermerà fuoriclasse delle quattro ruote? O come la maggior parte dei ritorni di fiamma sarà distruttivo?
    E la Ferrari si saprà rialzare dopo la brutta batosta dell’anno scorso?

    Solo da domenica, quanto le luci rosse dei semafori si accenderanno per poi spegnersi, la bandiera a scacchi sventolerà sul traguardo e lo Champagne verrà spruzzato sulla folla in delirio, riceveremo delle risposte e potremo fare dei calcoli.

    Appassionati di motori, siete pronti a fare le alzate mattutine di domenica?

  • Azzurri, siamo davvero in corsa?

    L ho vista la partita con il Camerun, ho assistito a quella sfida soporifera che mi ha messo tanti dubbi sul mondiale. L’azzurro non va più di moda, verrebbe facile da dire, ma in realtà le sfide pre-mondiali non dicono nulla, non valgono a nulla e soprattutto, è la storia a dirlo, quando l’adrenalina sale la nostra nazionale non stecca e regala tante emozioni.
    Certo questa volta non si capisce dove stanno i veri leader trascinatori.
    In difesa siamo messi male: Cannavaro ha un po’ troppe primavere per reggere un confronto con gente del calibro di Rooney, Robinho, David Villa o Messi. Ranocchia ha mollato sul più bello (io ci speravo tanto) e Nesta ha detto no, scelta che, dicono, non sembra solo sua ma dettata dalla società di via Turati, anche se Galliani si è affrettato a spiegare che lui tifa per Ale e Totti al mondiale.
    Dichiarazioni di facciata? Non possiamo certamente saperlo.
    Sta di fatto che un uomo d’esperienza mondiale serve e, visto che non ha mai deluso l’appuntamento azzurro, un uomo simbolo come Materazzi non lo lascerei come ultima ipotesi e, udite udite, anche Felipe… se proprio vogliamo un oriundo: i suoi bisnonni sono veneti.
    Sulle fasce Zambrotta non è più lui, meglio Criscito e Maggio direi, oltre a Santon che certamente sarà convocato, mentre a centrocampo non ho dubbi: è quello più forte al mondo. Pirlo è un po’ lento, ma lì non serve velocità, De Rossi è unico, Cossu è una bella alternativa, Candreva? Perché no? Marchisio è in assoluto il giovane che più mi ha colpito insieme a Balotelli. Già Balotelli, tutti lo vogliono ma come sempre il furor di popolo non vale un Paolo Rossi. Prima c’era Cassano, poi Pazzini, ora Balotelli e poi, forse, sarà Del Piero.
    Balotelli però sarebbe quel valore aggiunto, quello che se ha voglia ti spacca il mondo. Quello che se ti senti eliminato entra e ti cambia una gara. Molto meglio lui, nato in Italia e italiano da sempre, di un oriundo come Amauri. A proposito, per uno qualunque la cittadinanza sarebbe arrivata tra due anni.

    Li abbozzo io i 23 convocati finali:
    Portieri: Buffon, De Sanctis, Marchetti
    Difensori: Cannavaro, Chiellini, Legrottaglie, Zambrotta, Criscito, Maggio, Santon, Bocchetti
    Centrocampisti: Pirlo, De Rossi, Gattuso, Ambrosini, Perrotta, Montolivo
    Attaccanti: Gilardino, Borriello, Toni, Totti, Di Natale, Pazzini
    Riserve: Amelia, Bonucci, Gamberini, Biondini, G. Rossi, Iaquinta

    E gli esclusi di lusso:
    Portieri: Abbiati, Toldo, Sirigu
    Difensori: Nesta, Materazzi, Felipe, Zaccardo, Ranocchia
    Centrocampisti: Brighi, Thiago Motta, Cossu, Candreva, Camoranesi, M. Rossi
    Attaccanti: Balotelli, Cassano, Quagliarella, Del Piero, Amauri

    A voi commenti e proposte.

  • E se Pastore giocasse a Milano?

    Normalmente parlo di talenti del gioco del calcio, a prescindere dai colori della maglia indossata, a prescindere dal tifo personale, a prescindere da qualsiasi altra considerazione extra.

    Parlo di talenti del gioco del calcio e basta. Probabilmente per cercare di dimenticare gli ultimi anni il più in fretta possibile, gli anni passati che hanno visto un calo vertiginoso del nostro calcio, il calcio italiano, a partire dallo scandalo del 2006 e continuando con prestazioni europee non proprio all’altezza.

    Di questi ho parlato qualche tempo fa, definendo le iniziali del baby-jolly Pato e chiedendomi se non fosse meglio per il fenomeno Balotelli cambiare aria.

    Normalmente dicevo.

    Leggendo i giornali del lunedì mattina, la solita rassegna stampa via web naturalmente (se vuoi evitare di spendere soldi in edicola chiedimi come fare ;)), mi è passato per la testa immediatamente un flash di un ottimo articolo di Conky di qualche tempo fa.

    Incoraggiati dall’appartenenza di un calciatore al proprio organico fantacalcistico – diceva Conky – si impiega poco a capire quando nella valutazione giornalistica di un giocatore, talvota di un talento del gioco del calcio, ci si mette di mezzo l’idiozia.

    Il protagonista in questione è tale argentino di origini italiane, trequartista del Palermo, Javier Matías Pastore, uno dei Sette magnifici giocatori di maggior prospettiva nel mondo (lo dice il semestrale Champions, magazine ufficiale della UEFA Champions League, non io), a proposito di talenti.

    Certo non avrei mai voluto parlare di lui prendendo come spunto un 5 della Gazzetta, un 7 del Corriere e un 6 del TuttoSport ma avendo visto la partita, avendolo nel fanta-organico di quest’anno, la grottesca valutazione del giocatore non poteva passarmi sott’occhio.

    Non ha iniziato alla grande all’esordio nel massimo campionato italiano – sicuramente non ha trovato un allenatore in grado di inserirlo gradualmente come si fa con un giovane e come è stato fatto successivamente – e non ha dimostrato tecnica ed eleganza, dribblig e grande abilità nell’uno contro uno, capacità di verticalizzazione e soprattutto confidenza con il gol, punti cardine degni dei migliori curricula di calciatori promesse, talenti nascenti. Lui stesso è stato presentato al pubblico rosanero con uno di questi.

    Dal mercato di gennaio – da quando Simplicio è stato avvicinato alla Roma per fine stagione, poi ad un prestito dell’ultimo minuto all’Inter, sarà stata una coincidenza – Javier Matìas Pastore ha iniziato ad avere pian piano sempre più spazio, più liberta d’espressione (ricordo ancora quando entrava a partita in corso e il mister gli gridava: “gioca dove vuoi e fai quello che sai fare!”), sono arrivati primo gol e prestazioni di buon livello una dopo l’altra.

    Il Palermo di questi tempi esprime forse il più bel gioco nel campionato italiano (partita contro la Juventus esclusa) e parte del merito è proprio del giovante talento dell’89.

    Ora, come è lecito domandarsi perché mai, per un semplice rigore sbagliato, un giocatore viene valutato malamente a prescindere dalla sua reale partita complessiva, oggi mi chiedo come sia possibile che, di uno stesso giocatore, un giornalista veda una prestazione pessima, un altro giornalista una prestazione egregia e un altro ancora una prestazione sufficiente.

    I giornalisti continuano a non considerare forse l’importanza dell’assegnare correttamente i voti, oggi superiore rispetto a ieri?

    O non si scelgono i giornalisti migliori, non di parte magari, per arrivare ad una uniformità di giudizio che noi fantallenatori sognamo settimanalmente?

    Certo, come ho sempre sostenuto, si gioca un fantacalcio più giusto con la media voti, ma notare delle madornali differenze di valutazione farà sempre discutere e polemizzare.

    E incazzare una bestia se non fai al fantacalcio i punti che meriti.

  • Italia Poco Internazionale

    L’impressione che sta dando il calcio italiano è evidente, è stata nitida nei gironi di qualificazione alla fase finale e la si ha nitida anche prima dell’inizio degli ottavi dell’edizione in corso della Champions Leauge.

    E’ tornata la competizione più importante d’Europa dopo la lunga pausa. Ed è tornata la dimostrazione di non competitività attuale del nostro calcio a livello internazionale.

    Nessuno tuttavia mi sembra analizzare realisticamente questa situazione, forse qualcuno c’è ma si tratta di pochi, e si continuerà a far polemica inutile sul nostro calcio “casalingo” senza pensare che non solo non si è più al passo con il calcio delle altre nazioni europee ma si sta perdendo costantemente strada, di brutto.

    Mi sa di impossibile veder passare il turno anche ad una sola squadra di quelle ancora in gioco, il risultato di ieri sera (sfortuna/fortuna a parte) non fa che confermare questa tesi. In realtà anche in Europa League non ripongo molta fiducia sulle nostre esponenti.

    Sarà durissima dunque. C’è qualcuno che scommette qualche euro sul passaggio del turno in Champions almeno di una? In caso affermativo, su chi?

    E in Europa League ci faremo sotto?

  • Del Piero, il crollo di un mito?

    Del Piero, cascando, c’è ricascato. O meglio, c’è ricascato l’arbitro. A distanza di pochi giorni ecco un altro rigore alla Juventus che fa discutere.
    Apre così la Repubblica di oggi, un giornale non tipicamente sportivo e che può perciò essere equidistante fra le parti. Non si discute del Del Piero bravo o meno a giocare a calcio, per quello lascio la parola a chi mastica pallone molto più di me, si discute di un’etichetta che per anni abbiamo data per acquisita: “Del Piero campionissimo di sportività e correttezza”.
    Due furbate, una dietro l’altra, tuffi alla Tania Cagnotto, crolli in stile Torri Gemelle a qualche metro dalla linea dell’area di rigore, neanche fosse Platinì nella finale – tragedia dell’Heysel, ed esultanza dopo aver segnato dal dischetto nella piena consapevolezza di essere in errore.
    Non crolla solo il mito dell’Alex gentiluomo, ma l’intero sistema dell’italian style. Altro che fair-play inglese: il Buffon che dice all’arbitro di averla toccata regalando un angolo agli avversari, Ambrosini che dice di non essere stato toccato rinunciando al rigore, De Rossi che dice di aver segnato di mano rinunciando al goal, fino a Di Canio che ferma con le mani un’azione goal perché un avversario è a terra. Che dire poi dell’Ascoli che lascia pareggiare la Reggina perché il vantaggio era stato conseguito in modo non sportivo? Questo è l’Italian style. Almeno credo, almeno credevo. Con quell’esultanza di mister correttezza, del figlio che tutte le mamme vorrebbero avere, dell’esempio di sportività, ora ho i miei dubbi. Nei commenti a questo post so che Voi lettori, specie se juventini o antidelpieristi, vi appassionerete ad attaccare (spero senza andare oltre i limiti della questione) o a difendere Alex. Sarà difficile però darmi torto senza uscire dall’argomento (nel gergo dei forum si direbbe senza andare off-topic) e soprattutto senza avanzare paragoni con altri. Qui si parla di Del Piero, quello che dopo aver rivisto il tutto in tv ha gridato ai quattro venti: “Rigore? Il fallo è stato evidente”.

  • Personalità, Accelerazione, Tiro e Opportunismo: ecco a voi Pato

    Continua la serie di articoli dedicati ai fenomeni del campionato italiano. Ricordi quando ho parlato di Balotelli?

    Oggi si cambia nazionalità ma la sostanza rimane sempre quella.

    Non lo si vedeva calcare i campi da gioco da più di un mese eppure al rientro, entrato per caso dopo 10 minuti di partita a causa dell’infortunio di un compagno, sembrava non avesse mai abbandonato.

    Una innumerevole quantità di passaggi sbagliati hanno dimostrato che gli mancava sentire l’atmosfera di una partita ufficiale ma lo scatto e l’accelerazione che lo contraddistinguono hanno fatto vedere nuovamente di che cosa è capace Alexandre Rodrigues da Silva detto Pato, dal nome della città di nascita Pato Branco.

    Un giocatore stellare alla sola età di 20 anni, nonostante Leonardo si ostini a farlo giocare ala destra. Non puoi pensare agli altri che hai a disposizione, ai moduli giusti di gioco, a null’altro.
    Un fenomeno del genere, perché di fenomeno si tratta, deve essere lasciato libero di giocare come vuole, gli devi dire “Va a fare quello che vuoi, divertiti e segna!” e aspettare che ti delizi gli occhi con la palla ai piedi.

    Già perché uno come Pato se lo decide ti punta e ti salta, e stop, non puoi neanche pensare di fermarlo, perché prima che tu lo faccia lo hai già perso. E come se non bastasse è dotato di una potenza di tiro che a stento credi la possa avere un ventenne, corredata da una precisione altrettanto spaventosa.

    Insomma, ha margine di miglioramento, essendo ancora giovane, potrai dire, oggi in fondo non ha fatto una partita da 8.

    Ma se dovesse migliorare ancora? Dove arriverà?

  • Mario Balotelli: un fenomeno nelle mani sbagliate

    Tra poco sono in viaggio e starò lontano da forum e sito per qualche giorno. Confido nello SFanta Team per il mantenimento dell’ordine generale.

    Prima di andar via, passando su SFantacalcio, pensavo ad un argomento che mi frulla in testa da un po’ di partite a questa parte: Balotelli, non sarebbe meglio se andasse via?

    A parere di molti, mio incluso, Mario Balotelli è un fenomeno del calcio moderno, ha tutte le qualità per essere un calciatore fuori dal comune. Eppure…
    Eppure da un paio d’anni non viene valorizzato a sufficienza e vive, evidentemente, in un ambiente che non può garantirgli la giusta maturazione per arrivare allo status, permettetemelo, di calciatore affermato.

    Lo stesso Amantino Mancini appena arrivato a Milanello, senza che nessuno gli chiedesse niente, e con la probabilità di ritornare nella Milano nerazzurra in estate, ha affermato come prima considerazione assoluta che nel Milan si respira un’altra aria.
    Certo, non era facile pensarlo dopo il suo “excursus” nell’Inter, dopo che Mou gli aveva chiesto di rimanere perché aveva bisogno di lui e poi s’è visto cos’è stato, poteva forse risparmiarselo per rispetto dei compagni di squadra.
    Di certo credo sia un’altra dimostrazione di quanto è trasmesso da tutto l’ambiente.

    Digressione a parte, Supermario vive in un mondo tutto suo e il suo attuale allenatore non fa altro che ri­cordarglielo, creando sempre un caso pubblico per ogni minima situazione che si viene a creare, cosa che non vale per tutti, non vale per la squadra, sussiste solo per lui.

    Si tratta di due pesi e due misure.
    Chi di voi s’è domandato cosa sarebbe successo se fosse stato Balotelli, e non Sneijder, dopo neanche mezzora di derby, ad applaudire insistentemente l’arbitro e ripetergli “bravo”?
    Chi di voi s’è domandato cosa avrebbe fatto Mourinho, cosa avrebbe detto a Balotelli, come avrebbe reagito?
    Sarebbe andato forse in conferenza stampa a dire che l’arbitro ha sbagliato? Che l’applauso non è un’offesa vera? Avrebbe difeso Supermario anche senza il successivo appoggio del suo Presidente e dello stesso calciatore coinvolto?

    Per di più gli arbitri non farebbero tentativi di sconto a Balotelli, come era stato tentato con Sneijder. Colpa sempre del caso pubblico che si crea attorno al giocatore ogni poco.

    Ricordo anche quando Balo­telli prese un colpo in un occhio che si riempì di sangue durante una partita di Coppa Italia, richiamò l’attenzione della pan­china e in cambio arrivarono i gestacci del suo al­lenatore.

    Mario Balotelli spesso e volentieri supera il limite, come è stato sicuramente nell’ultima partita di Coppa durante l’ultima lite della serie con Mourinho. Sono volate parole grosse si dice, adesso si aspetta la bacchettata.

    Ora mi chiedo ancora, in uno spogliatoio in cui la regola che vale per lui è diversa da quella che vale per gli altri, in cui c’è uno spiccato senso di ingiustizia, si può maturare?

    Mario, perché non te ne vai altrove? Vogliamo vederti esultare come un pazzo quando segni. Vogliamo vederti felice tanto così.

  • Si ritorna al forum che ci mancava tanto

    Et voilà! Sfantacalcio si regala un nuovo forum, dedicato al gioco del fantacalcio, al calcio naturalmente, e alle leghe che sono ospitate su questo sito.

    L’esigenza di cambiare, di avere un forum più professionale, nasce dalla voglia di poter così creare una community più accanita, più in contatto attraverso il web, e per risolvere quei piccoli problemi di distanza che non possono permettere, ad esempio, delle aste straordinarie durante la stagione, o quantomeno le ritardano invevitabilmente.

    Ed ecco quindi la sezione Mercato per ognuna delle leghe, il Bar per discutere con chiunque di qualsiasi cosa e soprattutto sfottere gli amici per scelte sbagliate o soluzioni azzardate e tanto altro.

    Naturalmente il forum è aperto a nuove proposte e discussioni extra.

    Attualmente bisognerà effettuare un’iscrizione al forum, separata da quella a Sfantacalcio: dunque, anche per chi segue già il blog bisognerà seguire effettuare una nuova procedura di registrazione che però, solo per questi primi giorni, è semplicissima da realizzare (ci vogliono circa 10 secondi di tempo) e non richiede conferma alcuna.

    Nient’altro da aggiungere per ora, il resto si scoprirà man mano.

    Buon Sfantacalcio,

    Feel.

  • Parole, parole: quanto vale la super-lega?

    Dalla scrivania di Fantandrea
    Presidente e Creator di Sfantacalcio

    Il sito del fantacalcio che storia. Tutto quello che sta dietro alla realizzazione del portale per la Lega Super Fantacalcio. Con quello che non vorrei mai sentir dire e leggere incluso.

    Caro membro LSF, […]

    Iniziava così una mail inviata a tutti i membri LSF giovedì 03 Settembre 2009 alle ore 11.08.
    Dopo invii, re-invii, chiamate, notifiche SMS e appunti vari sono riuscito finalmente ad avere risposta da tutti. L’ultima, di Giovanni, è arrivata Domenica 11 Ottobre 2009, dopo aver promesso l’eventuale eliminazione dal fantacalcio per l’anno seguente.

    Le mie premesse erano queste:

    […] Per tali motivi ti chiedo di rispondere a titolo personale (appena
    letta la mail, senza rimandare) alle seguenti domande e di inviarmi
    le risposte instantaneamente […]

    Non sono arrivate subito le risposte di tutti, nonostante la stagione fantacalcistica fosse già bell’e iniziata. Evidentemente non c’era molto interesse a rispondere ad un argomento giudicato probabilmente estraneo al fantacalcio stesso.

    Perché ho inoltrato quella email? Riporto le mie parole:

    […] Tale scelta è dipesa dalla mia decisione di voler constatare il grado
    di apprezzamento della lega e il reale attaccamento di ogni membro a
    questo progetto. […]

    Ho deciso di aspettare un po’ prima di buttar giù queste righe per evitare di usare toni troppo pesanti, tanta è stata la delusione dopo la lettura delle risposte.

    Prima di continuare a scrivere, pongo all’attenzione di tutti il pensiero condiviso da voi via email (come mi è stato anche richiesto), eliminando quello che ritengo intuile per l’argomento in quesione:

    Clapa:

    Caro Presidente,
    ringraziandoti come sempre per il lavoro e la dedizione alla LSF, cosa che dovremmo avere tutti, vado ad elencare le mie idee: come quota per la gestione metterei 100 euro, da detrarre dalla cassa di fine anno, senza aggiungere altri soldi. Per il sito il nome che mi piace piu di tutti e www.lsfotto.com , considerando il fotto, nel senso che per noi è una cosa importante e di tutto il resto ce ne fottiamo, e anche lo sfottò, cioe lo spirito che ci accompagna.
    Come impostazione mi è piaciuta moltissimo quella dell’anno scorso…quindi opterei per il magazine…il forum mi è sembrato troppo fredda come cosa, che non ci riscaldava…con gli articoli invece c’è lo spunto per analizzarlo e accendere discussioni. Vorrei un sito dedicato interamente alla LSF (u ppiu bellu fantacalciu ddo mundu), e vorrei scrivere sul magazine…fortemente anche!!! Per la mail non vorrei un’altra mail solo per i contatti LSF…e non vorrei giocare un’altro fantacalcio separato dall’LSF…mi basta il nostro fantacalcio, per me va bene cosi!

    Vincenzo:

    Cordiale Presidente LSF,
    dunque…
    – Metteresti da parte una quota da detrarre dalla cassa di fine anno per le spese di gestione LSF? Se si, quanto?
    Detrarre dalla cassa no, caso mai inserire altri soldi per la spesa sito, manutenzione e spese varie come SMS.
    Quanto? Bè, dipende sempre se il sito lo si vuole fare con un dominio libero o meno … ci stan anche domini gratis.

    Presidente: “Grazie per la delucidazione!”

    – Oppure preferiresti raccogliere a parte dei fondi indipendentemente dalle quote annuali? Se così, quanto?
    Si ecco meglio raccogliere una quota annuale …. Mmm se il dominio lo prendiamo gratis tipo altervista o vari secondo me la quota
    può essere di 5Euro c.u. così con 40 Euro ci può stare benissimo una manutenzione del sito èiù spese eventuali come SMS ecc..

    – Vorresti un sito dedicato esclusivamente alla Lega? Se si, di che tipo, forum come il primo anno, blog magazine come il secondo, o un mix dei due?
    Io direi più un sito esclusivamente della Lega , semplice dove si potran vedere i risultati e lasciare un piccolo spazio dove si potrà
    commentare il DonaDoni e il Best Allenatore (che ora nn ricordo come l’abbiam chiamato ) :p … quindi una cosa semplice e facile alla portata di tutti.

    – Ti piacerebbe scrivere sul magazine on-line LSF come giornalista? Su quali argomenti?
    No, solo perchè non ho tempo… va benissimo per me le grandi, simpatiche ed emozionanti discussioni che si potran fare sul Donanoni e BesT allenatore.

    Giupe:

    1) Per me va benissimo mettere altri soldi senza detrarre dalla somma totale dei soldi. Una quota che non ti so quantificare perche’ sai che non mi interessa per me va bene tutto;
    2) Per quanto riguarda il sito personalmente mi andava bene un sito come quello dell’anno scorso magari se riesci uno che racchiude lo spazio dedicato a numeri e classifiche unito a “LSF date” tanto per capire;
    3) Nome del dominio non lo so proprio credimi. Avevamo detto LSF8 o mi sembra anche “noilsf” che è pure carino. Altri al momento non me ne vengono ti aggiorno nel caso in cui mi vengano in mente;
    4) Dipende quale sarebbe questo progetto più ampio di fantacalcio. Per me dedicato solo alla LSF va bene;
    5) Mi piacerebbe scrivere; su quali argomenti ti posso dire che va bene tutto. Dal semplice sfottò o un articolo su un giocatore o su una squadra o varie news;
    6) La mail è indifferente se la facciamo tutti perchè no;
    7) Più fantacalci ci sono meglio è.

    Per adesso altri suggeriment non ne ho.
    Ti farò sapere.

    Matteo:

    Per me non ci son problemi di soldi… non me ne faccio e mai ne farò perchè alla fine mi diverto e 15 o 20€ in più per me non fanno differenza.
    Quindi quello che vuole fare la maggiornanza va bene.

    Mi piacerebbe scrivere per il sito… di argomenti che vanno dalla mia squadra a quelle che possono essere le considerazioni sulla giornata.

    Per il nome del sito non ho un’idea precisa..ma vorrei qualcosa di simpatico… Ci penso un pò su…

    Davide:

    1) Metterei da parte quanto serve per far fronte ai costi di gestione della LSF e del sito ufficiale; questi costi possono essere variabili in base ai progetti ma penso che quelli della passata stagione siano costi sostenibili da tutti! E’ evidente che se i costi dovessero superare una certa soglia sarebbe più appropriato costituire una S.P.A.;
    2) Preferirei raccogliere le quote in base alle esigenze e non a prescindere;
    3) Mi piacerebbe un sito dedicato alla LSF modello secondo anno, con editoriale, magazine, video, statistiche. Solo a fini fantacalcistici però.. (a meno di proposte interessanti);
    4) www.legafantacalci-o.it;
    5) Il sito mi piacerebbe incentrato sul fantacalcio… poi dovessero esserci delle piccole aperture vanno anche bene;
    6) Sarebbe bello creare degli spazi per ogni singola squadra (stile Aknort) dove ognuno scrive durante la settimana cose interessanti e su cui si può commentare evitando cosi di commentare solo il Donadoni. L’editoriale ovviamente è un punto fisso!
    7) Le mail l’importante è che arrivino, dedicate o no…

    Rosario:

    Porca miseria, ma ti costa tanto non scrivere in stampatello? Te l’avrò chiesto mille volte dannazione.
    Riassumo quello che hai scritto perché non si può riportare il macello che mi è arrivato nella casella di posta:

    Mettere da parte una quota non comprendo per far cosa. Se si devono spendere soldi per il sito sono concorde perché a me l’idea del sito piace, senza detrarre soldi dai premi, aggiungiamo la cifra stabilita sui calcoli venuti fuori dalle spese che bisogna fare.
    A me va benissimo il sito che c’è adesso, con forum sarebbe più bello ma vista la partecipazione ridotta di una parte di noi mi accontento in ogni caso.

    Giovanni:

    Caro Feelbeen oggi finalmente ho deciso di risponderti: preferirei per le spese di gestione LSF raccogliere dei fondi indipendentemente dalle quote annuali, per la quota che occorre fai tu; a mio parere un fantacalcio come il nostro non può non avere un sito dedicato esclusivamente alla Lega; il nome di dominio che hai scelto mi sta bene e vorrei che fosse incentrato interamente sulla Lega LSF; mi piacerebbe partecipare anche ad un fantacalcio interamente giocato su internet. Scusa per il ritardo, distinti saluti.

    Se hai altre idee, attendo i tuoi suggerimenti, dopo aver letto le
    risposte alle domande di sopra.

    Inutile dire che nessuno ha riportato idee.
    Sono rimasto letteralmente scioccato da alcune risposte, è evidente che le mie intenzioni non sono comuni a molti. Per qualcuna ho pensato a scherzi ma credo siano state tutte serie e sincere.

    Ho notato allo stesso modo che alcuni, come Clapa, Matt, Giupe ad esempio (è evidente), pensano a questo fantacalcio alla mia stessa maniera.

    Davide, scrivi che sarebbe bello creare degli spazi per ogni singola squadra dove ognuno scrive durante la settimana cose interessanti e su cui si può commentare evitando cosi di commentare solo il Donadoni. L’editoriale ovviamente è un punto fisso. Ma se commenti a stento il DonaDoni. Dopo un mese hai cambiato idea? E le mail è importante che arrivano, dedicate o no… secondo me l’importante sarebbe leggerle e rispondere.

    Giovanni, sarebbe bello che tu sia parte degli 8, come sempre sembri quello che sta più distaccato degli altri, anche quando non è così.

    Ros, parli di spese che bisogna fare ma non ci sono spese che bisogna fare e mi spiace che tu non l’abbia capito, più di altri.

    Chiarisco una cosa che ho dimostrato ad inizio anno per l’ennesima volta: non ci sono spese, non ci sono uscite, nessuno deve niente a nessuno. Questo deve essere chiaro.

    Come vedete, non si direbbe una parola se il Presidente non avesse mandato le email a tutti quanti. Perché?
    Perché il sito è comunque on-line, comodo, utile, accattivante tanto da fare la differenza con altri fantacalci (questo a raccogliere i feedback di esterni alla LSF), perché i messaggi di notifica arrivano comunque puntuali quando devono arrivare, perché gli aggiornamenti vengono naturalmente effettuati senza che nessuno se ne accorga.

    E’ vero o no? Non si nota alcuna differenza, anche se non si possono segnalare aiuti e collaborazioni.

    Qui non c’è nessuno che lavora e vuole essere retribuito per questo.

    Da oggi, nel footer del sito sarà riportato chi ha voluto collaborare per rendere possibile questo progetto e tutto ciò che gli sta attorno, di sua spontanea volontà.

    Grazie come sempre per l’attenzione prestata, qualora sia stato davvero così.
    Il Presidente, nonché uno con la passione per il divertimento assoluto, a costo zero,
    Fantandrea.